La funivia chiude con mezz’ora di anticipo, a Gubbio decine di turisti rimangono a piedi

R.P.

GUBBIO (Perugia) – Una mezz’ora di servizio in meno che ha scatenato non pochi disagi. E’ quanto accaduto a Gubbio nella giornata di giovedì 4 gennaio. Senza alcuna comunicazione online, ma solo con un post-it affisso su un cartello all’ingresso, la funivia che collega il centro della città alla basilica di Sant’Ubaldo, è stata chiusa anticipatamente dalle 17 alle 16.30. Risultato: chi doveva risalire sul monte Ingino o tornare a valle, con qualche decina di persone tra turisti ed eugubini che sono rimasti a piedi.

A raccontare il disservizio è stata Gloria Chiocchi con un post su Facebook che ha ricevuto una valanga di reazioni: «Alle 16.30 mi sono trovata davanti ai cancelli della funivia cittadina con decine di persone rimaste letteralmente a piedi tra noi c’era chi (come me) aveva l’auto sul monte dopo aver fatto un’escursione approfittando della bella giornata, turisti con bambini da ogni parte d’Italia e del mondo che si lamentavano del disservizio dato che sul sito e online c’era scritto chiusura alle 17 e arrivati lì si sono trovati davanti i cancelli sbarrati alle 16.30 e nessuna comunicazione online nel 2024».

La situazione non proprio felice ha permesso a Gloria e una sua amica di compiere una buona azione: «Tra i vari turisti, mi hanno commosso due signori giapponesi di passaggio nella nostra città. Vendendo chiuso, si sono avvicinati chiedendomi dove poter prendere un autobus per salire e poi scendere a piedi, un servizio che ovviamente nella nostra città non esiste. Ho chiesto alla mia amica di andare a prendere la sua auto e accompagnarmi a recuperare la mia. Abbiamo offerto un passaggio ai signori giapponesi, che hanno subito accettato. Una volta in cima, i loro occhi brillavano, ringraziandoci e offrendoci un aperitivo come segno di gratitudine per avergli permesso di ammirare da vicino l’albero più grande del mondo».