L’accesso a casa è ripido come una pista nera. «Non basta il parcheggio per disabili, come si entra così?»

Una segnalazione al Comune di Corciano perché l’attenzione per chi ha bassa mobilità possa usufruire della propria casa, non solo sulla carta | LE FOTO

r.p.

CORCIANO (Perugia) – Più che rabbia, sconcerto. E dubbi: «Siamo certi che il rispetto della legge 9 gennaio 1989, n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” sia perfettamente rispettato o i disabili per poter entrare nell’edificio debbano aspettare un miracolo?».

È quello che si chiede chi ha segnalato, con tanto di foto, all’assessore all’Edilizia del Comune di Corciano Francesco Mangano la particolarità della concessione che l’amministrazione ha rilasciato per un condominio di nuova costruzione in via Massimo D’Azeglio, senza prendere in considerazione – è il dubbio – le barriere architettoniche. Come da progetto, sono stati previsti due posti auto per disabili, seguendo pedissequamente le norme previste in materia, ma con la difficoltà, nei fatti, che siano effettivamente usufruibili. Con tanto di scale e rampe dei garage con una pendenza – secondo quanto segnalato agli ufficio di corso Cardinale Rotelli – «maggiore del 30 per cento». Insomma, una pista da sci, che potrebbe creare non poche difficoltà a chi è in condizioni di bassa mobilità.
Con l’augurio che certe criticità vengano risolte in questo e in casi futuri, per consentire non solo sulla carta anche alle persone con disabilità di poter usufruire delle proprie abitazioni, soprattutto se di nuova costruzione.

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