di Marco Brunacci
PERUGIA – Convenzione sanitaria tra Regione e Università, un parto faticosissimo. Per ora bisogna accontentarsi della definizione delle strutture complesse. Questo permette però – come sottolineato dalla presidente Donatella Tesei – la fondamentale ripresa dei concorsi per coprire i posti che devono essere ricoperti. In sostanza: arriveranno medici di valore dove finora ci sono solo sostituzioni. Questo è anche il primo passaggio verso una razionalizzazione vera, con la soppressione di tutti i doppioni (che è un’impresa immensa a giudicare dalle infinite discussioni, di mesi e mesi, senza che si sia ancora un’intesa su tutto).
Alla fine quindi si sceglie di cambiare le Aziende ospedale di riferimento dell’Umbria, Perugia e Terni, senza però che venga modificata la forma giuridica come si pensava (non nascono ancora le Aziende integrate ospedaliere-universitarie).
Il rettore Oliviero insiste molto sulla partenza di questa riorganizzazione, anche per la formazione dei giovani medici, gli specializzandi. Ma ci tiene a sottolineare che «il lavoro impegnativo è stato fatto avendo con la presidente Tesei l’obiettivo comune di migliorare la qualità della offerta sanitaria».
Il direttore di Medicina, professor Talesa, e l’assessore Coletto si sono riservati i ringraziamenti.
Nota finale: dal numero dei ringraziamenti ai medici universitari fatti durante la presentazione dell’accordo deve essere stato chiesto loro qualche buon sacrificio.
Ultima sottolineatura: l’ospedale di Terni è stato trattato parecchio bene in quanto a strutture complesse. Nell’ottica del riequilibrio.


