TERNI – A Bruxelles, Parigi, Barcellona, Madrid, Helsinki, Valencia, Zurigo, Lille, Bilbao: «Tutti imbecilli». «E siccome volevo sentirmi imbecille anche io sono andato a trenta all’ora in una strada larghissima dove non passava nessuno ma dove c’era il limite di velocità» – Bandecchi lo confessa a David Perenzo. E confessa pure, a riguardo, che per lui la Zona 30 è qualcosa di demenziale: «Serve solo ai Comuni che non hanno soldi, a generare guadagno. Si introduce il limite di velocità, si mette l’autovelox, si incassano i soldi delle multe». Bandecchi a “L’ aria che tira” parla male dei sindaci che utilizzano questo sistema per fare cassa dimenticando che a Terni, dove lui è sindaco, un mese fa è stato approvato il regolamento che istituisce la Zona 30 in tutta la Zona a traffico limitato.
Approfitta del tema dei limiti di velocità anche per fare una disamina sulle strumentazioni utilizzate per verificare il rispetto delle norme: «L’autovelox è punitivo, il tutor serve ad educare l’utente della strada». Come a dire che il rilevatore di via Lessini, che viaggia a 2mila multe al mese, serve solo a fare cassa. E l’apertura della Ztl con il divieto a sostare? Anche quella un bel guadagno per il Comune, con le multe che sono fioccate da quando è partita la sperimentazione.


