Servizio Idrico, triangolo all’ultimo respiro

A poche ore dalla nuova assemblea si tenta in extremis l’ accordo Pd, Alternativa popolare e centrodestra

TERNI – Mercoledì torna a riunirsi l’assemblea del Servizio idrico integrato. E a poche ore dalla nuova riunione, dopo sei mesi di fallimenti, a un passo da possibili azioni di messa in liquidazione della società, si tenta “l’ accordo istituzionale”. Una intesa tra tutti i sindaci della provincia che tenga insieme anche tutte le forze politiche. Una “grande coalizione” che veda insieme il Pd, Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, il centrodestra. Una intesa per uscire dalle lunghe sabbie mobili, dopo i ripetuti naufragi del duo Pd e Ap che pure sembravano a un passo dal matrimonio.
In queste ore nei palazzi della politica ternana gira un accordo che sui cinque membri del cda in quota sindaci, due andrebbero ad Ap, due al Pd e uno al centrodestra. Per questa ultima rappresentanza politica la svolta consisterebbe in un nome proveniente da Orvieto, quindi con il benestare della sindaca Roberta Tardani.
Per la presidenza – sempre che il triangolo vada in porto – Ap avrebbe rispolverato il nome di Lorenzo Filippetti. Sì proprio quel nome che andava per la maggiore nell’ accordo tra Ap e i Dem, in particolare con i giovani Dem, alcuni di loro strettamente legati con Filippetti, fino a qualche anno fa anche lui un giovane Dem. Ora Ap avrebbe fatto sapere che Filippetti, per dare una veste istituzionale alla presidenza della SII, sarebbe pronto a dimettersi da coordinatore provinciale di Alternativa Popolare.

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