Su il sipario in Umbria: gli spettacoli della settimana

UMBRIA7 IN PLATEA | Consigliati per voi

di Francesca Cecchini

PERUGIA – Con l’inizio della settimana, i teatri in Umbria sono pronti ad aprirsi alle stagioni di prosa e da martedì 16 a domenica 21 si potrà assistere a un calendario ricco spettacoli di teatro ragazzi, stand-up comedy, pièce tratte da grandi classici, danza e momenti di riflessione su temi attuali. Coinvolte le città di Assisi, Città della Pieve, Foligno, Magione, Marsciano, Massa Martana, Narni, Orvieto, Solomeo, Perugia e Trevi.

Quando e dove: martedì 16 gennaio al teatro Lyrick di Assisi

LIGHTS IN THE DARK show che si rivolge a un pubblico di tutte le età e che desidera scoprire una nuova forma di danza contemporanea, che unisce la cultura popolare giapponese alla tecnologia più moderna. Uno spettacolo fantasmagorico in cui si susseguono scene emblematiche, musicalmente magnetiche e visivamente indimenticabili. Fondato nel 2012, E.L Squad è il progetto di punta di Yokoi, uno dei più grandi ballerini e coreografi giapponesi, diventato un punto di riferimento globale nella scena hip hop con il suo gruppo di danza Wrecking Crew Orchestra. I loro video hanno totalizzato, a oggi, quasi 70 milioni di visualizzazioni su YouTube (Tron Dance).
Creazione Yokoi, danzatori Yokoi, Shingo, PoLo, Maho, Macky, Koichi, Yuuiti, Riana, Maio from E.L.Squad. Prevendite: TicketItalia e TicketOne

Quando e dove: mercoledì 17 gennaio alle 20.45 al teatro Concordia di Marsciano

PINOCCHIO La pluripremiata regista Maria Grazia Cipriani adatta il testo di Collodi come un sogno di Geppetto, per uno spettacolo che è un viaggio nelle zone oscure della coscienza: «Geppetto, misteriosamente custodendo nel suo corpo una scelta da adolescente, sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con costui il mondo: viaggio da clown, da circo, avventuroso e illusionistico. Pinocchio fa suo il sogno di Geppetto. Per realizzare quel sogno, egli dovrà toccare il fondo della sua sventura, fino a quando, trasformato in somaro, sarà Stella della danza nel circo del Paese dei Balocchi e rischierà di diventare una pelle di tamburo per la banda». Un’avventura onirica, notturna «di una notte definitiva, dove il giorno è solo recitato da sarcastici lampi temporaleschi… e il destino del grande burattino si rivela, letteralmente, teatrale».
Di Carlo Collodi, con Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltra. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: mercoledì 17 gennaio alle 21 alla sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia

FUGA DALL’ALGORITMO il guanto di sfida a Zuckerberg di Giulio Armeni, con un meme-show di contenuti proibiti che l’algoritmo di Meta gli ha censurato. Armato di pc, proiettore e leggio, lo scrittore e autore metterà in scena una satira diretta, politicamente scorretta, ma libera. Il pubblico lo aiuterà nella sua vendetta contro il perbenismo della rete, o lo lascerà solo?
Di e con Giulio Armeni. Prevendite: TicketItalia

La canzone di Giasone e Medea_Foto Francesco Fiorello_4V1B1353
foto di Francesco Fiorello

Quando e dove: giovedì 18 gennaio alle 21 all’auditorium San Domenico di Foligno

LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA «Medea è una strega straniera capace – le parole degli autori Elena Bucci e Marco Sgrosso – pur di ottenere l’uomo che ama, di sacrificare il fratello, indurre con l’inganno figlie innocenti a uccidere i padri, colpire i suoi stessi figli? Una vittima del potere resa folle dall’ingiuria dell’abbandono? Giasone è un traditore, un egoista, un abile stratega che calcola i vantaggi di un matrimonio importante con la figlia del re? La vicenda della madre assassina e dell’eroe greco indegno di gloria continua a spaventarci dopo millenni mentre le parole di Euripide e le successive riscritture del mito introducono temi che ci toccano profondamente: i diritti degli esuli in terra straniera, la violenza del potere nella polis e tra gli individui, la differenza tra amore e possesso, il valore della parola data, il sospetto verso le arti magiche e il timore della conoscenza. Restano sullo sfondo le figure senza futuro dei figli, vittime e testimoni della vendetta di Medea e del dolore di Giasone. Il mito diventa una ballata popolare che narra dell’amore che si trasforma in morte: passa di bocca in bocca e varia nel tempo i ritmi e i passi della danza fino a risuonare nei nostri giornali, nelle comunità disorientate dalla perdita dei riti, nelle città dove si mescolano le etnie, i modi di vivere e di credere».
Da Euripide a Seneca, da Apollonio Rodio a Franz Grillparzer e Jean Anouilh, un progetto di Elena Bucci e Marco Sgrosso, da loro diretto, con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Nicoletta Fabbri, Francesca Pica, Valerio Pietrovita. Prevendite: sito Tsu

foto di Dorotea Castro

Quando e dove: giovedì 18 gennaio alle 21 al teatro Mancinelli di Orvieto

CI VUOLE ORECCHIO. ELIO CANTA E RECITA ENZO JANNACCI Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni Sessanta e Settanta, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio, con regia di Giorgio Gallione.
Prevendite: TicketItalia

Quando e dove: giovedì 18 gennaio alle 19.30 e venerdì 19 gennaio alle 20.45 al teatro Francesco Morlacchi di Perugia

GRAND JETE è il titolo del lavoro, ma anche ovviamente un famoso salto nella danza classica. Cosa significa fare un salto fisicamente ma anche metaforicamente? Sull’idea del grand jeté, la grande spaccata in aria che viene definita come uno dei passi più impressionanti e virtuosi dell’arte del balletto, lo spettacolo esplora la fine come fonte di nuovi inizi. Un grand jeté, un istante per sfuggire alla gravità, è un passo di transizione che consiste in una momentanea sospensione e in un “lancio” nell’aria. Esplorando il significato metaforico di questo passo virtuoso nella vita di tutti i giorni, Grand jeté diventa un’occasione per ribellarsi e sfidare l’irreversibilità di qualsiasi tipo di finale. Quanto sforzo richiede questo decollo verso l’ignoto e quali prospettive può aprire un atterraggio? Alla luce di questo salto di energia esplosiva, come possiamo affrontare il fallimento come risorsa per decollare di nuovo?
Di Silvia Gribaudi/Zebra con MM Contemporary Dance Company, con Silvia Gribaudi e MM Contemporary Dance Company: Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: venerdì 19 gennaio alle 21 al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve

DOV’È FINITO LO ZIO COSO storia apocalittica della memoria indifesa, del rischio dell’oblio e del revisionismo storico, vede i due protagonisti, il viaggiatore Melik e il veterinario Oscar Rugyo, incontrarsi, forse casualmente, forse no, in uno scompartimento del treno che sta portando Melik in Ungheria, alla ricerca delle sue radici e di suo zio, fratello del padre recentemente scomparso. Un incontro surreale e devastante, che porterà Melik ad apprendere da Oscar che la Seconda Guerra mondiale non c’è mai stata. Con relativa negazione di tutto ciò che da quell’evento è derivato: bombardamenti, deportazioni, morti. Tutti eventi questi, frutto di un malinteso, un complotto giudaico laburista finalizzato a mettere in cattiva luce la grande Germania. Tesi, dimostrata con tanto vigore e stravagante fantasia, più che convincente, e da cui scaturirà la conseguente conclusione che tutto ciò che Melik ha vissuto e vive non è assolutamente esistito. Provocando nella sua fragile mente, una fitta, un lancinante dolore, come di qualcosa che si rompe, si incrina, si frattura, dentro la propria testa. Un dolore come di una botta, o, più probabilmente, di una caduta da un treno.
Regia di Manfredi Rutelli, con Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan. Prevendite: VivaTicket

romeo e giulietta_balletto di Milano

Quando e dove: venerdì 19 gennaio alle 21.15 al teatro Lyrick di Assisi

ROMEO E GIULIETTA la più grande storia d’amore in una nuova e straordinaria produzione fedele alla tragedia di William Shakespeare. Una sinfonia di oro e argento domina la scena sia per gli splendidi costumi delle due famiglie rivali simboleggiate dai due colori, sia per le scenografie di Marco Pesta. Lo sfavillante oro dei Capuleti brilla nella festa in cui si conoscono i due giovani amanti che si incontreranno nuovamente sotto la dimora di Giulietta. Nella coreografia di Federico Veratti la ricchezza di passi trionfa nelle danze d’assieme, la ricerca di un’estetica personale si accentua negli emozionanti passi a due, i virtuosismi classici si fondono con armonia con espressioni moderne rivelando l’eccezionale padronanza della tecnica per giungere a dinamiche diverse e di diverso approccio.
Balletto in due atti del Balletto di Milano. Prevendite: TicketItalia e TicketOne

Quando e dove: sabato 20 gennaio alle 17 al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve

LA BELLA E LA BESTIA una versione si allontana dal cliché che contrappone “bruttezza e dannazione” a “bellezza ed elezione”, evitato sia per ragioni artistiche che sociali, visto il coinvolgimento, anche dei più piccoli, in allarmanti eventi che riguardano l’aspetto fisico. In questa versione la Bestia è una sorta di “lato oscuro” (ombra) della Bella. L’intento è quello di restituire una fiaba in cui la Bella compierà il suo “viaggio dell’eroe”, che la porterà ad affrontare le sue paure, il suo ignoto interiore incarnato dalla Bestia, la quale, una volta affrontata, si rivelerà il suo più prezioso alleato.
Regia di Massimiliano Burini, drammaturgia di Giuseppe Albert Montalto e di Massimiliano Burini, con Chiara Mancini e Raffaele Ottolenghi. Prevendite: Vivaticket

foto dal sito del teatro Manini

Quando e dove: sabato 20 gennaio alle 21 al teatro Giuseppe Manini di Narni

BORN IN THE SOLVAY Che cosa unisce un chimico belga, un impiegato comunale e un benzinaio con la passione per l’alta cucina? Li unisce gli occhi di un bambino cresciuto in un villaggio operaio che scruta curioso la realtà che lo circonda e si diverte ad osservare, imitare e reinventare personaggi che lo animano. I personaggi saranno parte integrante della vita di quel bambino che se li porterà con sé durante tutto il suo viaggio. Come il viaggio del sale che, estratto dalla società chimica Solvay proprio nei campi vicino al suo paese, viene spedito e indirizzato in tubazioni, direzione Rosignano. Qui viene trasformato nel mitologico bicarbonato i cui scarti regalano l’illusione di un mare caraibico nel bel mezzo della Toscana. Una vera e propria imitazione con trucco. Un prodotto della terra, il sale, che gli incontri e le contaminazioni hanno trasformato in un prodotto commerciale dai mille usi, poliedrico e versatile, proprio come ci si aspetta sia un attore.
Di e con Ubaldo Pantani, scritto con Carlo Conti e Simone Tamburini, regia di Gianluca Del Carlo. Prevendite: TicketItalia

Quando e dove: sabato 20 gennaio alle 21.15 e domenica 21 gennaio alle 17.15 al teatro Franco Bicini di Perugia

teatro Bicini
foto dalla pagina Facebook Teatro Franco Bicini

NAZIONE POP. L’IDEA DI PATRIA ATTRAVERSO LA MUSICA l’idea di questo spettacolo nasce dalla lettura del testo di Leonardo Varasano che osserva come l’idea di nazione, spogliata del fondamento ideologico che ha segnato tragicamente parte del Novecento, è presente, viva, anche in maniera inconsapevole, radicata profondamente nel cuore di ognuno come segno di identità, di appartenenza, del “sentirsi a casa”, “il luogo di cui si ha inevitabilmente nostalgia” (Grun). E l’idea di nazione, di patria, si sposa magnificamente con la musica: dal melodramma al canto popolare, dal poema sinfonico alle musiche nazionali che ben identificano le diverse culture, fino alla musica contemporanea, quella di largo consumo popolare, tanto diffusa tra i giovani.
Con Mariella Chiarini (conduzione e voce), Fausto Sportolari (piano), Norberto Paolucci (chitarra e voce), Salvatore Maffei (chitarra), Gianfranco Conti (basso), Giovanni Baldassarri (percussioni). Prevendite: 075 5736794 – 333 3879119

foto dal sito Tsu

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 11 e alle 17.30 al teatro Cucinelli di Solomeo

+ERBA spettacolo interattivo in cui due danzatrici creano, con la partecipazione dei bambini, una città immaginaria. La danzatrice “architetta” osserva il paesaggio e disegna l’intera città partendo dalle case, le strade e gli spazi urbani. La danzatrice “giardiniera” invece osserva la terra, gli insetti, disegna erba ed alberi. I due personaggi si muovono in una scena vuota dove due grandi schermi allineati evocano una stanza delle meraviglie: qui le loro fantasie, idee e progetti si colorano e prendono vita. L’architetta immagina case gradevoli e piene di luce, la giardiniera le ridisegna inserendo erba ed alberi e, piano piano, la loro città immaginaria cresce unendo le due diverse sensibilità. Ma la città appena nata è un ambiente vivo e quindi nuovi personaggi e nuovi eventi entrano in gioco. Arrivano i bambini a popolare lo spazio ed a colorare la scena, arrivano gli insetti, le stagioni: la città da piccola diventa più grande e complessa. Il sogno di una città green si realizza, ma nella città c’è anche una minaccia, una fabbrica che crescendo allontana gli insetti, gli uccelli e fa morire gli alberi. Saranno le danzatrici, insieme ai bambini, a ridisegnare lo spazio in modo che la natura possa crescere di nuovo: è qui che avverrà il “concerto degli alberi”.
Della compagnia Tpo, con Běla Dobiášová e Valentina Consoli. Prevendite: sito Tsu

foto dal sito Fontemaggiore

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 17 al teatro Bertolt Brecht di Perugia

ANIMA BLU – TOUT PUBLIC Le suggestive immagini dei quadri di Chagall hanno ispirato questa piccola storia, un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla sua pittura. Il mondo silenzioso della tela ha così trovato la sonorità. L’incontro tra i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico. La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro. Nello spettacolo avvengono continui passaggi dalla realtà del quotidiano alla fantasia di evasione da esso, che consente di entrare nel sogno dei desideri impossibili. Questi due mondi separati e paralleli, si alternano finendo per confondersi l’uno nell’altro, integrandosi tra loro in un unico momento che li contiene entrambi.
Regia di Michele Sambin, con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel. Prevendite: VivaTicket

Il diario di Anna Frank 40_ph Paolo Roberto Santo
foto di Paolo Roberto Santo

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 17.30 al teatro Clitunno di Trevi

IL DIARIO DI ANNE FRANK la vicenda inizia con Otto Frank, unico sopravvissuto, che ritrova nella soffitta il diario tenuto da sua figlia Anne. Mentre inizia a leggere, come evocate dalle pagine del diario, riprendono vita le vicende della famiglia Frank nella Amsterdam occupata dai nazisti. È il 1942: la famiglia Frank è ebrea, e i tedeschi danno la caccia agli ebrei di casa in casa. Prima del tragico finale, Anne vivrà due anni nel rifugio segreto, vedendo il cielo solo la notte, da una piccola finestra, con la compagnia della sua famiglia, della famiglia Van Daan e del dottor Dussel. Con una scenografia che si sviluppa su due livelli e quattro ambienti, lo spettacolo è strutturato come un lungo piano sequenza, in cui i dieci attori ci raccontano, in una coralità scenica e narrativa, la loro quotidianità, in un sottile confine ed equilibrio tra tragedia e leggerezza. Le circostanze, inusuali e inimmaginabili, mostrano caratteri diversi e contrastanti, egoismi e simpatie, paura e speranza, e lo sbocciare di un giovane amore. E anche se la fine è imminente e certa, fino all’ultimo Anne conserva la sua voglia di vivere e la sua fiducia nell’umanità.
Di Frances Goodrich e Albert Hackett, regia di Carlo Emilio Lerici. Prevendite: prenotazioni: 375 6245808

Narni - Rino Gaetano - 01 Novembre 2022

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 17 al teatro Consortium di Massa Martana

RINO GAETANO. NONSENSE, VITA, MORTE E MIRACOLI DI UN INCENDIARIO MAI DIVENUTO POMPIERE la pièce, in perenne bilico tra denuncia sociale e teatro canzone, ripercorrendo i testi nonsense di Rino Gaetano, disvelerà gli inaspettati significati di quelle parole. Il racconto scanzonato di un menestrello, che rivelò alla luce del sole gli anni bui della nostra nazione, sotto un cielo sempre più blu. Lo spettacolo è liberamente tratto dalla trilogia su Rino Gaetano di Bruno Mautone e dalle memorie di Mimì Messina, amico del cuore di Rino Gaetano, con il quale il cantante crotonese visse il periodo giovanile di studio nel collegio di Narni e condivise poi gli anni del successo artistico, fino alla prematura morte.allo spettacolo a testimonianza del forte legame di Rino Gaetano con l’Umbria.
Di e con Stefano De Majo, Roberto Masiello (voce e chitarra), Gustavo Gasperini (violino), Giuliano Graziani (chitarra), Tiziano Tetro (percussioni). Prevendite: VivaTicket

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 17 al Piccolo teatro degli Instabili di Assisi

MANI DI SARTA «Mia nonna Maria ha fatto la sarta per una vita racconta l’autore e interprete Andrea Di Palma – Le mani di sarta sanno unire, cucire, legare; un filo e un ago fra le dita ti prendono le misure di pelle e cuore. Ha preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese, mia nonna. Se ad Anagni volevi un vestito da sposa, dovevi andare da Maria. E su quei vestiti da sposa ha cucito la sua storia personale con tutte le stoffe di vita che incontrava. Dalla finestra affianco alla sua macchina da cucire, le scorreva davanti una Valle del Sacco a cui tutti prendevano le misure e tutti disegnavano un vestito nuovo. Con l’Italia che dettava la moda e la Ciociaria che la seguiva. Quella Ciociaria che oggi sembra una sposa abbandonata sull’altare: terra avvelenata con un fiume pieno di schiuma. Ricordo mia nonna. Il rumore della sua macchina da cucire, le sue favole, gli abiti che faceva e quei quattro vestiti lasciati interrotti, mai finiti: qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai».
Prevendite: 333 7853003

Fiabe al telefono Tieffeu

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 17.30 al teatro di Figura di Perugia

FIABE AL TELEFONO la storia di Giovannino, bambino affascinato dalla comunicazione digitale e dagli strumenti in uso quotidiano nella sua famiglia. Fa spesso i capricci perché vuole essere costantemente connesso con queste macchine infernali fonché un giorno qualcosa sembra cambiare con l’arrivo della nonna che non ha il cellulare e gli propone “Il gioco dell’immaginazione”.
Consigliato a partire dai 3 anni, con Claudio Massimo Paternò e Ingrid Monacelli, regia di Mario Mirabassi. Prevendite: 075 5725845

Quando e dove: domenica 21 gennaio alle 18 al teatro Giuseppe Mengoni di Magione

BUONANOTTE MAMMA l’opera della drammaturga statunitense Marsha Norman (premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1983) si snoda in una sola serata, durante la quale Jessie Cates annuncia con lucida calma alla mamma Thelma che di lì a poco si suiciderà, per questo inizierà a organizzarle scrupolosamente il futuro, curando tutto quanto di quotidiano e pratico le servirà in sua assenza dopo l’ultima buonanotte, mamma. Thelma tenterà con ogni mezzo di distogliere la figlia dal drammatico intento replicando agli argomenti della figlia preda di un insopportabile mal di vivere e decisa a compiere quest’ultimo atto in estrema libertà. Da questo disperato confronto, emerge l’impietoso racconto della loro esistenza e del loro fallimentare rapporto affettivo, sebbene la disperazione di Thelma e la lucida determinazione di Jessie, nel paradosso della situazione, generino momenti tragicomici rendendo ancora più dolorosa ed emozionante la narrazione.
Di Marsha Norman, con Marina Confalone e Mariangela D’Abbraccio, regia di Francesco Tavassi. Prevendite: sito Tsu

Per segnalare ulteriori stagioni o spettacoli: redazione@umbria7.it

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