TERNI – Nel borsino delle quotazioni di governo del Servizio Idrico Integrato torna in auge l’ accordo tra il Pd e Stefano Bandecchi.
D’altro canto scendono le quotazioni di un accordo unitario che veda anche il centrodestra.
Sono gli strascichi degli assetti della sanità dell’ Umbria del Sud. L’assemblea dei sindaci della Usl2, riattivata dopo anni di inerzia, nei giorni scorsi ha dato vita al consiglio di rappresentanza, una sorta di direttivo dell’ assemblea. Cinque primi cittadini, in rappresentanza di Foligno, Terni, Orvieto, Trevi e Montecastrilli.
Mancano all’ appello sia Narni che Spoleto. Che guarda caso sono rette da amministrazioni Dem. Il centrodestra avrebbe chiuso senza di loro, preferendo imbarcare Bandecchi.
Sembra che a rimanerci davvero male sia stato il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, che già si sentiva nella cinquina. Un malumore che sarebbe stato esternato anche alla presidente della Provincia di Terni, la forzista Laura Pernazza.
Ecco perché si sono riattivati i dialoghi tra pezzi del Pd e Bandecchi, tramite il vice Riccardo Corridore.
Ma i più smaliziati fanno notare che l’accordo centrodestra Bandecchi che ha funzionato nella sanità potrebbe essere uno scenario anche nell’ idrico.


