Bonus psicologo: in Umbria ecco 75mila euro per chi ha bisogno di un sostegno

Le nuove fasce e l’Isee: chi può ottenere l’aiuto e come

PERUGIA – Sono quasi 75mila i fondi che il governo con un decreto ha assegnato alla Regione Umbria per il 2023 per il “bonus psicologico”, da versare ai cittadini che ne fanno richiesta e che rientrano nelle fasce stabilite dall’atto.

Lo rende noto l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto, precisando che il beneficio economico è riconosciuto una sola volta a favore delle persone che ne presentano richiesta e con un reddito Isee in corso di validità non superiore a 50mila euro.
Il nuovo decreto modifica a decorrere dall’anno 2023 le fasce dell’indicatore della situazione economica equivalente:

ISEE inferiore a 15.000 euro il beneficio fino a 50 euro per ogni seduta è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;

ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio fino a 50 euro per ogni seduta è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;

ISEE superiore a 30.000 euro e non superiore a 50.000 euro il beneficio fino a 50 euro per ogni seduta è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

A partire dall’anno 2023 la domanda di accesso al contributo potrà essere presentata annualmente accedendo alla piattaforma Inps a decorrere dalla data individuata dall’Inps. A conclusione del periodo di presentazione delle domande Inps redige le graduatorie distinte per regione che resteranno valide fino a esaurimento delle risorse per l’anno di riferimento.
«È un dato di fatto – ha detto Coletto – che il disagio psicologico è in forte crescita, in particolare quello giovanile e abbiamo il dovere di dare risposte. Le giovani generazioni devono essere ascoltate e supportate nel percorso di crescita, così come gli adulti che vivono momenti di difficoltà che mette a dura prova il benessere psicologico che è in forte aumento per tanti fattori sociali e anche economici. Abbiamo quindi il dovere di sostenere interventi concreti di ascolto e sostegno psicologico dei bambini, giovani e adulti».

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