Il terremoto dimissioni Bandecchi sconquassa Ap: Filippetti si dimette da coordinatore

Il giovane avvocato, nel giro di un mese, passa da papabile presidente del Servizio Idrico ad ex responsabile provinciale di Ap

TERNI – La resa dei conti all’interno di Alternativa popolare sembra essere arrivata al dunque. Lo scontro durissimo vede ruzzolare la testa di Lorenzo Filippetti, il coordinatore provinciale , una delle figure di riferimento del tentativo di Stefano Bandecchi di allargare il suo movimento  oltre la zona confort. Lorenzo Filippetti, ex Dem, contati trasversali in città, è una di quelle personalità che hanno rapporti e intese da vendere.

Per mesi nelle logiche di Alternativa popolare non doveva essere solo il coordinatore provinciale, ma anche il presidente della SII, a suggellate un patto inedito tra il partito di Bandecchi e il partito democratico trasversale. A pensarci bene il nuovo e il vecchio mondo di riferimento dello stesso Filippetti. Ma la parabola discendente del giovane avvocato, figlio di una delle famiglie più in vista di Terni, inizia proprio sul veto posto dalla vecchia guardia Pd sul suo nome. I dem di lunga data si erano legati al dito la presa di posizione di Filippetti all’epoca di Farmacie Terni, quando nominato dal sindaco Leopoldo Di Girolamo nel cda, si era ritrovato ad essere tra i più critici nei confronti dell’amministrazione comunale dell’epoca. Un altro colpo era arrivato dagli esiti della convention nazionale al PalaTerni. Alternativa popolare  si aspettava il pienone ed era partita davvero in quarta scegliendo una location da 5mila posti e annunciandone almeno millecinquecento pieni. La realtà è stata diversa e da lì sono iniziate le tensioni all’interno del gruppo dirigente di Ap, con i coordinatori provinciale e comunale finiti ben presto sul banco degli imputati.  Non è un mistero, poi, che la linea politica dei coordinatori non sia stata mai in grande sintonia con quella amministrativa rappresentata dal vice sindaco Riccardo Corridore. Tra l’uomo forte di Palazzo Spada e i segretari, da tempo non scorrerebbe buon sangue, una posizione che vede anche la presenza di qualche assessore e di qualche consigliere comunale di maggioranza.Un gruppo sparuto all’interno delle dinamiche di Ap ma comunque sufficiente per essere avvertito dal numero uno, Stefano Bandecchi, che appunto si è dimesso da sindaco di Terni per «educare quelli del mio partito».

Ora Filippetti fa i bagagli semplificando per alcuni aspetti la ricomposizione delle tensioni all’interno del partito. Con lui se ne va un pezzo di quella Terni trasversale che ha sempre preferito dialogare con chi è alla barra del comando. Con Di Girolamo e il Pd i rapporti erano durati qualche anno, con Bandecchi e Ap qualche mese.

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