R.P.
GUBBIO (Perugia) – Non c’è pace per piazza 40 Martiri. Da quando sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area, ogni pretesto è stato buono per creare polemiche gigantesche.
Nei giorni scorsi si è aggiunta una nuova puntata alla lunga serie di vicende che hanno visto come protagonisti gli interventi di messa a punta della zona. Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è stato un albero, per la precisione un cedro del Libano. A tirare fuori la questione, è stato il vicesindaco (e futura candidata alla successione del primo cittadino Filippo Mario Stirati), Alessia Tasso che in conferenza stampa – facendo il punto della situazione sui lavori della piazza – ha tuonato: «E’ in corso lo spostamento due alberature dalla parte centrale dei giardini piccoli. Qualcuno però si è introdotto illegalmente all’interno del cantiere e ha portato via un albero. Sporgeremo denuncia. Siamo arrivati a livelli intollerabili».
Vandali? Ladri di cedri? Buontemponi? Gli autori del fattaccio non hanno niente a che vedere con queste tre categorie. La verità sui fatti arriva dal gruppo Il barone rampante, comitato spontaneo di cittadini residenti in centro storico che già in passato ha fatto sentire la propria voce a difesa delle piante presenti in piazza 40 Martiri. «Desideriamo puntualizzare – specificano dal gruppo – che il Cedro del Libano era stato regalato dal nostro comitato al Comune circa un anno fa e che era costato quasi 100 euro, ma era stato malamente sradicato e abbandonato per due giorni al sole e quindi è stato ripreso in custodia e messo in sicurezza da noi». Tutto è stato fatto di nascosto? Ma neanche per sogno perché «sia il direttore dei lavori, che gli operai, che l’assessore ai lavori pubblici Piergentili erano al corrente di ciò. Evidentemente la vicesindaco, per fare questa affermazione, era l’unica a non saperlo».
Il comitato, quindi, non ci sta e replica per le rime al vicesindaco: «Invece di intimidazioni su presunte denunce, ci aspettiamo le scuse del vicesindaco Tasso verso cittadini che hanno a cuore il verde urbano e sono disposti, come già fatto, anche a regalare al Comune piante a proprie spese, non certo a rubarle. Se ci fosse più trasparenza da parte del Comune che non ha mai mostrato ai cittadini né un progetto né un plastico degli interventi che intende fare nella piazza, le cose sarebbero sicuramente più facili per tutti». Finisce tutto qui? Assolutamente no. Il comitato ha infatti indetto un presidio in piazza 40 Martiri. L’appuntamento è davanti ai giardini piccoli per le 10 di lunedì 26 febbraio. La saga, continua.


