polizia notturna

Minacce, insulti e percosse alla moglie: arrestato un 30enne a Foligno

Una situazione degenerata in questi ultimi quattro mesi

Redazione Perugia

FOLIGNO (Perugia) – Arrestato dagli agenti di polizia del commissariato di Foligno un uomo ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie. L’arresto, eseguito nella serata del 31 gennaio.

L’attività dei poliziotti folignati è iniziata lo scorso mercoledì pomeriggio, quando una Volante ha ricevuto una richiesta di aiuto da una donna che si era rifugiata in strada per timore di subire violenze dal marito. Gli operatori, dopo essersi accertati delle condizioni di salute della vittima, sono entrati nell’abitazione dove hanno trovato il 30enne (già noto alla Polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti) e hanno poi accompagnato la donna al commissariato dove ha deciso di sporgere un’articolata denuncia.
La ricostruzione della vicenda ha consentito di appurare che, quel giorno, c’era stata una lite tra i coniugi: mentre la donna stava effettuando col proprio telefono cellulare una videochiamata, il marito ha improvvisamente iniziato a inveirle contro, strappandole di mano il telefono e inducendo la donna a scappare in strada.
La signora ha poi riferito che da oltre un anno era oggetto di minacce, insulti e aggressioni fisiche da parte dell’uomo che, nella maggior parte dei casi, agiva in stato di alterazione dovuto all’assunzione di bevande alcoliche. Soprattutto negli ultimi 4 mesi, la situazione era degenerata e in più occasioni, al rifiuto della moglie di consegnargli del denaro, era arrivato a minacciarla di morte, anche con un coltello, e a percuoterla violentemente persino di fronte al bambino di tenera età.
Fino ad allora non aveva mai trovato la forza di denunciare la situazione per il timore di subire altrimenti aggressioni ancora più violente.

Gli agenti hanno così proceduto all’arresto del 30enne per il reato di maltrattamenti in famiglia. Decisiva, in tal senso, è stata la possibilità per i poliziotti di recuperare la documentazione della videochiamata effettuata dalla donna nel pomeriggio del 31 gennaio e bruscamente interrotta dal marito maltrattante. Infatti, il nuovo istituto dell’arresto in flagranza differita per i delitti di cui agli artt. 387 bis, 572 e 612 bis c.p. prevede specificamente la possibilità di considerare in stato di flagranza anche chi risulti inequivocabilmente autore del reato sulla base, appunto, di documentazione videofotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica.

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