M.BRUN .
IN AGGIORNAMENTO
PERUGIA – Neurochirurgia, fumata grigia nella riunione di maggioranza che si è conclusa pochi minuti fa. Presto torneranno a discuterne.
Posizioni diverse, anche se nessuna voglia di strappi. Ma tensioni, che sono la dimostrazione di come sia difficile muovere una sola paglia in un reticolo di interessi (per carità, tutti legittimi) come quelli dei medici.
È stata l’occasione però per ricordare un po’ di numeri che hanno portato alla scelta di concerto con l’Università: a Terni nel 2022 sono stati eseguiti 795 interventi, a Perugia 610. Nel 2022 (fonte Agenas) il 25% di tumori in più rispetto a Perugia e il 40% di interventi di alta specialità per la colonna vertebrale
Ricoveri a Terni provenienti da Città di Castello in rapporto percentuale, sul periodo 2019-2023 +26.1%. Da Perugia a Terni (2019-2022) +100%.
Da fuori regioni 118 pazienti nel 2022, 122 nel 2023.
IL NUOVO PRIMARIO
La prossima settimana si torna a operare alla Neurochirurgia dell’ospedale di Perugia, con un primario (tra l’altro perugino e residente a Perugia, se uno volesse ancora buttarla sul demenziale derby con Terni alla Bandecchi) che gestirà la struttura – che ha numeri limitati – nel suo complesso, sia Perugia che Terni. Il primario è Carlo Conti, uno dei migliori del suo settore, di grande scuola e da considerare un’eccellenza della sanità umbra.
Il primario quindi ora c’è anche a Perugia, in attesa che venga espletato il concorso per il posto (unico per Perugia e Terni), per la serenità di chi lancia allarmi senza rendersi conto che la sanità viene avvertita come un’esigenza primaria da tutti i cittadini e va trattata con cura, non come un argomento di propaganda.
Volendo aggiungere qualcosa: l’intesa trasparente tra Regione e Università su Neurochirurgia dimostra quali e quante difficoltà ci siano per far vincere il buon senso, prima ancora della buona amministrazione.
Va aggiunto che non è possibile, per legge, anche volendo, cancellare la Neurochirurgia da un ospedale di eccellenza come Perugia. Questo significa che queste alzate di scudi sono finalizzate ad altro. Niente che interessi i cittadini pazienti e i cittadini umbri in generale.



