m.brun.
PERUGIA – Block notes su Perugia.
1.I vertici regionali del Pd corrono, prima che ci sia la riunione dell’assemblea comunale del partito, per candidare Vittoria Ferdinandi a sindaco di Perugia del centrosinistra. La riunione della coalizione convocata per domani mattina, venerdì, potrebbe diventare decisiva se l’ala moderata, più Agostini e Hromis, molla un po’ la presa.
I rischi di perdere il Psi per strada? Ci sono e sono molti. Anche se i vertici del Pd contano sul fatto che il Psi non è in grado di far altro che accodarsi. Però una chance remota per i socialisti ci sarebbe: in un sussulto d’orgoglio potrebbero andare con Monni, insieme ad alcuni Pd dissidenti.
2.La partita potrebbe considerarsi chiusa se, nella corsa contro il tempo, si riesce a definire la candidatura prima dell’assemblea del Pd comunale di Perugia, la quale invece finirebbe per rimescolare una volta ancora le carte. Sì d’accordo, non è un bel clima, ma la scelta dei vertici Pd è di correre con la Ferdinandi e il resto non conta più. Derubricato a scontro tra tattiche diverse.
3.In verità, dobbiamo dar conto di un’ultima variabile: il Grande Saggio del centrosinistra, che sembrava occuparsi solo della candidatura regionale, pare che da qualche ora sia orientato a provare l’operazione – francamente complicata – di rilanciare la candidatura del professor Paolo Belardi, eccellente urbanista, il quale non è stato davvero trattato bene, come invece meritava, dal Pd e dal centrosinistra tutto. Le prime pressioni sarebbero però già andate a vuoto, ma non è detto che domani non trovino nuove sponde. Pronti a raccontare.


