di Aurora Provantini
TERNI – «Quegli animali mi hanno convinto a restare». Stefano Bandecchi ritira le dimissioni venerdì 16 febbraio e, a Umbria7, spiega le ragioni che lo hanno spinto a ripensarci dopo appena una settimana: le opposizioni. «L’inettitudine delle opposizioni di destra e di sinistra è il motivo del mio passo indietro». «Quegli animali hanno giocato un ruolo determinante. Non sono stati i miei a farmi ritirare le dimissioni ma quegli incompetenti. Mi sono detto: non posso lasciare la città in mano a questi quattro co***».
Quindi torna a fare il sindaco. Di tutti o di pochi?
«Di tutti, anche se resto il sindaco di pochi. Non prendiamoci in giro, lei ha mai sentito dire a uno di sinistra che la Meloni è il suo presidente? Perché essere ipocriti? Io lavoro per tutti i ternani ma sono il sindaco di quelli che mi hanno votato».
E i problemi che la hanno spinta a dimettersi appena una settimana fa sono stati risolti?
«Ho appena detto che non ci sono riusciti i miei a convincermi ma le opposizioni, quindi è ovvio che il mio partito, a livello locale, deve essere addrizzato. Si è dimesso il coordinatore provinciale, Lorenzo Filippetti, e questo vorrà dire qualcosa. Ma li risolverò presto».
E la giunta?
«Resta quella, confermati tutti gli assessori». Le ultime di Palazzo Spada danno infatti l’intero gruppo consigliare e l’esecutivo con Bandecchi fino alla fine. Anche quelli che qualche settimana fa hanno espresso dubbi, in privato, sono super allineati.


