Sotto il vestito (le cabarettate di Bandecchi), niente. Così si spiegano le dimissioni del sindaco di Terni

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Il percorso dell’imbarazzante amministrazione ternana. Poi la goccia che fatto traboccare il vaso: l’incredibile vicenda dell’ordinanza contro un inceneritore che non inceneriva e non aveva alcuna intenzione di incenerire

di Marco Brunacci

PERUGIA – Gente vera, informata dei fatti, dice che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ qui la spiegazione delle dimissioni del sindaco Bandecchi? Magari sì, magari no. Però, attenti, una cosa è certa: è l’ultima vicenda che ha dimostrato senza ombra di dubbio la molto problematica situazione di Terni e della sua scombiccherata giunta comunale. Sintetizziamo in uno slogan: sotto il vestito (le ca…barettate di Bandecchi), niente.
Parliamo della figura meschina fatta dall’amministrazione del Comune di Terni sulla vicenda dell’impianto Bioter, la goccia e il vaso.
Spieghiamo.

1.A un certo punto, dopo aver raccolto lo sconcerto proveniente dall’universo mondo, l’assessore all’ambiente si esibisce in una nota sulla vicenda dell’inceneritore che non incenerisce e non ha nessuna intenzione di incenerire, ma che è finito suo malgrado sotto il fuoco dei mitragliatori dell’amministrazione comunale, in seguito a un’ordinanza incomprensibile.
Umbria7 riteneva l’assessore come “la rucola sulla tagliata: ininfluente” ma improvvisamente è lei che viene chiamata a rispondere della magra figura, quella attestata e certificata dagli atti resi noti dallo stesso Comune di Terni, su richiesta del consigliere – che ha passato lunghe settimane sotto la minaccia dei “manoni rotanti” del Bandecchi – Marco Cecconi.

2.Come mai è toccato all’assessora all’ambiente spiegare l’ordinanza e non al sindaco Bandecchi che l’ha firmata o al vicesindaco, l’indossatore Corridore, che si è esibito come estremo difensore dell’ambiente in diretta video davanti all’impianto Bioter, dal quale usciva un fil di vapore, con la giacchetta due bottoni che anche Macron gli invidia?
I due avranno ritenuto sufficiente la figura di maggiorana che avevano già fatto ed hanno mandato avanti l’assessora?
In particolare, il sindaco Bandecchi aveva già piene le tasche delle scempiaggini della sua maggioranza? E per questo meditava il gran gesto delle dimissioni?

3.Due brevi note per chi volesse essere sicuro di che roba è stata la vicenda dell’inceneritore. Una interamente tecnica. Per questo alleghiamo il documento che spiega. E’ redatto dal Comune di Terni ed è chiarissimo. Leggetelo.
Aggiungiamo che non è escluso che Bioter si affidi ad avvocati e potrebbe chiamare il Comune a spiegare. E, se venisse riconosciuto un danno all’azienda, chi pagherebbe? I cittadini di Terni?
Per cortesia, e per il bene del popolo ternano, lasciate scritte bene le firme sugli atti, che si possa risalire a chi ha preso ogni decisione su questa vicenda.

4.Ora la seconda nota. Che cosa c’è di difficile da capire su “soffiare” e “soffiatura” che nulla ha a che vedere con “incenerire” e “incenerimento”?
Ma attenzione ancora: l’amministrazione ternana, nella sua miglior versione scoppiettante “bolle e balle”, cerca di rimescolare un po’ le carte.
E allora che si faccia chiarezza una volta per tutte: la letteratura scientifica afferma che “soffiare” e “soffiatura” sono da considerarsi, in un impianto di quel genere, parte integrante della manutenzione ORDINARIA.
E’ tornato ad affermarlo anche l’ingegner Ansuini, storico dirigente del Comune di Terni.
Se non ci sono scienziati, interpellati dall’assessore-rucola, che hanno sconvolgenti novità in materia, “soffiare” non prevedeva, non prevede, non prevederà mai un’autorizzazione ad hoc.
Se invece ci sono scienziati con nuove scoperte scientifiche, giuridiche, amministrative, siamo qui per aggiungere conoscenza a conoscenza. Anche se pensiamo che aver dovuto conoscere, per motivi di lavoro, questa amministrazione e il suo inqualificabile operato, sia già di tutto e di più.
Nota a margine. Certo, nel mentre lo scriviamo, capiamo: chiedere di consultare letteratura scientifica a questa amministrazione è come chiedere a un giraffa che tempo fa al polo nord. E’ irrimediabilmente fuori dal suo orizzonte.

Ora concludiamo riflettendo insieme: la vicenda dell’inceneritore può essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Bandecchi qui si è reso conto definitivamente di aver messo insieme un mesto e impresentabile esercito di cartapesta e quindi si è dimesso? Non ne poteva più e ha deciso di orientare i suoi sforzi (e i suoi soldi rimasti) verso la campagna per le elezioni europee?
Stai a vedere che abbiamo trovato la spiegazione del gesto finora considerato inconsulto.

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