El. Cec.
TERNI – Presentazioni di libri, spettacoli teatrali, proiezioni di documenti-film, poesie di Pablo Neruda e confronti e dibattiti sugli esiti del festival di Sanremo. Umbria Libri Love che ha animato e portato una ventata di cultura a Terni ha trattato temi traversali alla cultura, includendo anche diverse scuole del territorio, tramite laboratori creativi. Il direttore artistico di Umbrialibri: «Vedere i ragazzi chiedersi come si scriva una lettera d’amore nell’epoca in cui non si scrivono più è un piccolo servizio di bellezza che offriamo».
Ventidue eventi in tre giorni, più di trenta ospiti, iniziativa dell’assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Umbria, con la direzione artistica di Angelo Mellone e l’organizzazione curata da Sviluppumbria, che si è confermata di primo livello sul piano nazionale e che ha rilanciato la cultura come vettore di traino anche per lo sviluppo del turismo e del territorio. Angelo Mellone si ritiene soddisfatto della buona riuscita dell’evento: «I tanti partecipanti dimostrano che il ricco cartellone proposto è piaciuto: chiudere, come abbiamo fatto, con un salone gremito è una bella soddisfazione. Quest’anno abbiamo osato di più perché abbiamo inserito una forma molto alta di teatro con Paolo Nori. Inoltre, abbiamo portato terapisti per parlare di amore in ogni sua sfaccettatura, dalla gelosia, alla possessione, dall’ossessione alle forme degenerative, per arrivare a una riflessione sul sentimento amoroso basata sulla composizione. Abbiamo iniziato, infatti, con un libro filosofico, quello di Marcello Veneziani, per chiudere con i canti della gratitudine di Franco Arminio, analizzando, in questo modo, l’amore a 360 gradi».
«C’è stata una risposta straordinaria da parte dei cittadini umbri, sia a Terni che a Perugia – sostiene Andrea Di Consoli, autore e membro della direzione artistica dell’evento – Ciò dimostra due aspetti rilevanti. In primis che la cittadinanza umbra gradisce un confronto culturale, e Umbrialibri va proprio in questa direzione. Inoltre, appuntamenti come Umbrialibri dimostrano come sia possibile, e soprattutto necessario, un confronto, anche su tematiche politiche, sobrio, democratico, rispettoso nei toni e nei modi. La cultura è anche un metodo, si può discutere senza scadere nel conflitto, a maggior ragione in regioni come l’Umbria che conserva bellezze storiche, artistiche e architettoniche uniche, da apprezzare e far conoscere».


