ALESSANDRO MINESTRINI
UMBERTIDE (Perugia) – E’ quasi certa la proroga dello stato di emergenza e in primavera ci potrebbero essere grandi novità per la ricostruzione. Buone notizie sembrerebbero arrivare per Pierantonio, Sant’Orfeto e le altre località del sisma del 9 marzo. L’inserimento dei luoghi messi in ginocchio dal terremoto dell’Alta Umbria all’interno del cratere di Norcia 2016, sarebbe infatti a un passo. Il passaggio fondamentale che ridarà speranza nel futuro delle frazioni a sud del Comune di Umbertide e di quelle nord del Perugino, dovrebbe venire inserito all’interno del Documento di economia e finanza, che solitamente viene varato dal parlamento in via definitiva intorno alla metà di aprile. Ad annunciarlo è stata la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – confermata in seguito dal senatore umbro di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini – nel corso di un incontro organizzato dal comitato Rinascita 9 marzo, che si è svolto al Cva di Pierantonio nella mattinata di sabato 3 febbraio.
Le coperture finanziare ammontano a circa 600 milioni di euro, poiché il governo ammetterebbe nel cratere anche i comuni del Pesarese interessati dal sisma del novembre 2022. Sia il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, avrebbero dato le proprie rassicurazioni, così come il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli.
All’incontro di sabato, oltre alla governatrice, hanno preso parte il presidente del comitato che riunisce gli abitanti dei paesi terremotati, Paolo Arcelli, il sindaco di Umbertide Luca Carizia, il vicesindaco con delega alla ricostruzione, Annalisa Mierla e l’assessore alla protezione civile del Comune di Perugia, Luca Merli. Hanno inoltre preso parte ai lavori il presidente del Consiglio regionale, Marco Squarta, i senatori Franco Zaffini (FdI) e Walter Verini (Partito Democratico), i consiglieri regionali Michele Bettarelli (Pd) e Valerio Mancini (Lega), il direttore della protezione civile umbra, Stefano Nodessi Proeietti, l’ex direttore regionale dell’ambito governo del territorio e paesaggio, Diego Zurli e i membri del comitato Rinascita 9 marzo.
Nel suo discorso introduttivo, il presidente Arcelli ha evidenziato la necessità di «una legge quadro per la ricostruzione e altre normative collaterali che potrebbe essere attivate in questo momento. Sono necessari anche degli strumenti fiscali e tributari per alleggerire il peso delle tasse nei confronti dei terremotati». L’incontro odierno, ha proseguito Arcelli, è «l’occasione giusta per avere certezze e risposte dalle nostre istituzioni che devono remare dalla stessa parte per ottenere dei risultati concreti sulla ricostruzione. Siamo un territorio penalizzato da alcune scelte scellerata, come quella di installare qui la più grande discarica dell’Umbria. Noi siamo la periferia nord del Comune di Perugia, quella sud di Umbertide ed est di Gubbio. Eravamo 1200 persone e oggi siamo in 600. In questo modo si rischia di desertificare il territorio e si perde il valore di nostri paesi che hanno fatto grande la nostra regione».
Dalla governatrice Tesei sono arrivate parole rassicuranti: «Pochi giorni fa abbiamo presentato la richiesta di proroga dell’emergenza. Ora l’obiettivo è quello di inserire nel cratere del 2016 quest’area anche in modo da dare uniformità di gestione e un’accelerazione alla ricostruzione. Stiamo cercando di ottenere le risorse iniziali e l’interlocuzione con i ministri Musumeci e Giorgetti è costante e continua, ogni volta che mi reco a Roma la soluzione per il sisma di Pierantonio è in cima alla mia agenda. L’obiettivo è quello di farlo diventare realtà nel Documento di economia e finanza». Tesei ha pure assicurato che a breve la giunta regionale metterà a disposizione delle risorse che permetteranno di individuare dei locali che permetteranno il ritorno degli studenti delle scuole medie a Pierantonio.
A confermare le parole dette dalla presidente della Regione, è stato il senatore Zaffini: «Nel prossimo Def il terremoto del 9 marzo, insieme a quello del novembre 2022 avvenuto in provincia di Pesaro, saranno inseriti nel cratere del terremoto del Centro Italia con il conseguente avvio delle misure dal 2025. Volevamo già farlo nella finanziaria ma non c’erano le coperture. In tutto, per entrambi i territori, sono necessari 600 milioni di euro Abbiamo parlato coi ministri della Protezione civile e dell’Economia e ci hanno fornito le loro garanzie, così come il commissario governativo alla ricostruzione Guido Castelli».
Il sindaco Carizia ha ricordato che «abbiamo alcune certezze, come ad esempio gli 1,2 milioni di euro che serviranno per rifare la scuola elementare del paese. Adesso bisogna lavorare sul piano della ricostruzione. Chi amministra deve guardare con fiducia al futuro. Per quanto riguarda la proroga dello stato di emergenza abbiamo inviato la richiesta alla Regione che a sua volta ha inviato la documentazione al ministero della Protezione civile. Siamo in attesa di risposte ma penso che sia scontata la proroga di almeno un anno». Dal primo cittadino sono stati elencati alcuni numeri riguardanti l’emergenza post sisma. Le ordinanze di inagibilità sono state 230. Le persone sfollate sono 613, suddivise in 275 nuclei familiari. A quasi un anno dalle scosse è stato erogato 1.268.000 euro di Contributo per l’autonoma sistemazione.
Così il vicesindaco Mierla: «Chiediamo al governo la ricostruzione è stato. Abbiamo messo in sicurezza molti edifici e stiamo gestendo tutto il servizio scolastico. In attesa che venga fatto il decreto per la ricostruzione, chiediamo ai nostri parlamentari una norma ponte che consenta di attivare la misura del sisma bonus rafforzato. E’ una misura che si adatta alle persone che hanno l’ordinanza di sgombero per sisma». Il vicesindaco ha quindi ricordato che, come previsto dalla legge di bilancio, nel 2024 i cittadini proprietari di prima casa resa inagibile dal sisma non dovranno pagare l’Imu.
L’assessore Merli ha affermato che «la situazione nel nostro Comune è leggermente migliore a quella dell’umbertidese sebbene molte famiglie hanno subito danni alle proprie abitazioni. Come amministrazione abbiamo agito di pari passo e con tempestività siamo riusciti a ottenere i contributi per l’autonoma sistemazione. Adesso va fatto il passo più importante che è quello dell’avvio della ricostruzione per consentire a tante persone di tornare nelle proprie case».
A intervenire è stato quindi il senatore del Partito Democratico, Walter Verini: «L’Umbria ha fatto scuola sulla gestione dei terremoti. La politica passa e rimangono le strutture tecniche che nella nostra regione sono d’eccellenza. Serve quindi una granitica unità di tutti i livelli istituzionali. Ci impegniamo per una battaglia immediata e condivisa».
Dal vicepresidente del Consiglio regionale, il dem Michele Bettarelli, è stata avanzata la proposta di portare in una delle prossime sedute dell’assemblea di palazzo Cesaroni «un atto ufficiale che faccia proprie le istanze presentate dal comitato Rinascita 9 marzo».
Per quanto riguarda la vita quotidiana a Pierantonio, dalla mattina del 3 febbraio sono in corso lavori straordinari nel parco della materna e delle elementari per allestire uno spazio destinato all’agorà del progetto scuola senza zaino. Inoltre, fervono i preparativi per organizzare una manifestazione che si svolgerà nel centro del paese il 9 marzo, in concomitanza col primo anniversario dal terremoto.


