di Marco Brunacci
PERUGIA – Cosa c’è nell’uovo di Pasqua (anticipato) che la premier Giorgia Meloni porta in Umbria (la mattina di sabato 9 all’Umbriafiere di Bastia).
Fonti accreditate permettono di anticipare che si tratta di una “sorpresa” da 210 milioni.
E fin qui poco da dire.
Senonché merita di essere approfondita la composizione di questi finanziamenti (che sono del Fondo di sviluppo e coesione).
Intanto: oltre 60 milioni saranno un cofinanziamento che sblocca gli 800 milioni di fondi europei nei prossimi anni (all’Umbria rimane da aggiungere circa un centinaio di milioni). E questo significa bandi per le imprese, lavoro per le famiglie, una riserva di ossigeno per il Pil regionale dei prossimi anni.
Invece nei restanti 150 milioni ci sono soldi per diverse opere, ma che saranno una svolta in particolare per il futuro di Umbriafiere come polo fieristico regionale (sono pronti da tempo i plastici e ora potranno essere mostrati). Anche l’aeroporto troverà qui i soldi necessari per proseguire il piano di sviluppo.
Ma ci sono anche opere, come dire, intermedie del genere dell’Auditorium di Foligno o del completamento del Brt (il tram bus perugino), insieme a una vera novità, che Umbria7 è in grado di anticipare: 5 milioni di stanziamento per la Rocca Paolina, a Perugia.
Un monumento unico nel suo genere sul quale potranno essere effettuati i lavori necessari da tempo (il progetto compariva anche nella richiesta umbra del Pnrr).
Importante nota da aggiungere: i 150 milioni incrociano progetti già pronti per essere messi in rampa di lancio.
