(riceviamo e pubblichiamo)
Ribadire i valori sui cui poggia l’impegno del PD, a livello nazionale e regionale. È stato questo il nucleo dell’incontro pubblico dal titolo “Insieme per l’Umbria: la nostra comunità, le nostre radici, il nostro futuro”, promosso congiuntamente dalla deputata Anna Ascani e dal senatore Walter Verini, che si è tenuto ieri ad Assisi. Un’occasione per riaffermare la cultura della comunità che fa del PD l’alternativa a una destra di governo, sorda rispetto ai reali bisogni dei cittadini, che aumenta le disparità nella società, che divide, mette da parte chi è diverso, esclude. L’iniziativa ha pienamente risposto alle aspettative e al significato che i promotori avevano dato all’appuntamento: dare un segno di forte unità e presenza del PD umbro nell’attuale, delicatissimo momento politico e in vista delle prossime scadenze elettorali amministrative ed europee di giugno. E avendo su uno sfondo ravvicinato le elezioni regionali d’autunno. All’incontro hanno partecipato oltre duecento persone, venute da tutta l’Umbria.
C’erano innanzitutto tante candidate e tanti candidati nei Comuni. Tra questi, Vittoria Ferdinandi, candidata a Perugia per uno schieramento ampio e civico di centrosinistra, che – salutata calorosamente – ha portato un saluto davvero non formale. Tra gli altri candidati presenti, Erigo Pecci (Bastia), Massimo Lagetti (Magione); Matteo Burico (Castiglione del Lago), Marco Cannoni (Città della Pieve), Stefano Veschi (San Giustino), Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino), Moreno Landrini (Spello), Giulio Cherubini (Panicale), Michele Moretti (Marsciano), Gianluca Moscioni (Lisciano Niccone). Il candidato di Foligno Mauro Masciotti, impossibilitato a venire per motivi personali, ha fatto pervenire un messaggio di apprezzamento per l’iniziativa. Ha voluto portare il suo saluto – collegandosi telefonicamente per un impegno lontano – l’eurodeputata Camilla Laureti, che tutti hanno salutato anche come prossima candidata alle Europee.
Erano anche presenti Marina Sereni, responsabile Sanità della Segreteria nazionale PD, il Tesoriere Paolo Baiardini, i consiglieri regionali Simona Meloni (Capogruppo), Fabio Paparelli e Michele Bettarelli. Con loro anche tanti dirigenti e militanti PD di tutta l’Umbria, molti amministratori sindaci. Tra questi Sandro Pasquali, Luca Secondi, Letizia Michelini, Lorenzo Lucarelli, Stefano Lisci, Paolo Fratini, Gianluca Coata, Lorenzo Pierotti, Damiano Bernardini, Federico Gori. E c’era, naturalmente, la sindaca di Assisi (e Presidente della Provincia) Stefania Proietti, che ha portato il suo saluto di amministratrice che governa la città con una larga coalizione progressista e forte della sua esperienza civica. Presenti, inoltre, tanti segretari territoriali, tra i quali: Pierluigi Spinelli, segretario del PD di Terni, Stefano Vinti, segretario dell’Unione PD Trasimeno, Massimiliano Grilli, segretario del PD di Gubbio, Manuel Valentini, segretario del PD di Todi.

Nei loro interventi, Anna Ascani e Walter Verini hanno offerto un quadro delle gravi ricadute provocate per il Paese e per i cittadini dalle politiche economiche e sociali del Governo Meloni e delle battaglie parlamentari condotte da PD e opposizioni su temi fondamentali: la sanità, il lavoro, il salario minimo, la scuola e la formazione, la legalità, la difesa della sanità pubblica, la battaglia contro l’autonomia differenziata che darebbe un colpo pesante alle realtà regionali più deboli. Il quadro umbro, secondo i due parlamentari, è aggravato da cinque anni di governo della destra, durante i quali la vita dei cittadini, delle comunità, delle città è peggiorata.
Gli esempi, purtroppo, sono tanti: diritto alla salute negato per migliaia di cittadini e peggioramento della sanità pubblica; previsioni crescita e PIL prossime allo zero; gestione improvvisata delle politiche industriali; gestione discutibile e chiusa di fatto nel recinto “amicale” della maggioranza di questioni delicate come la ricostruzione delle zone terremotate; scarsa attenzione alle fragilità, alle povertà e a settori colpiti prima dalla pandemia e poi dalla crisi come commercio, artigianato. E si potrebbe continuare.
Walter Verini ha detto che “ci sono tutte le condizioni perché l’opposizione a questa destra divenga alternativa credibile. Nelle città e in Regione. Servono coalizioni aperte e ampie, politiche e civiche, che non siano solo sommatoria di sigle, ma intercettino la vita vera e quotidiana delle persone, della società, facendo ritrovare anche così credibilità alla Politica”. Verini ha anche definito “storico” l’appuntamento delle Europee. Perché “serve una vittoria delle forze progressiste, per un’Europa più forte e unita. È questo l’interesse dell’Italia, in un mondo sull’orlo del baratro, dilaniato da guerre drammatiche, di fronte al pericolo che negli USA torni al potere uno come Trump, alla recrudescenza del terrorismo”.
Anna Ascani ha fortemente valorizzato lo spirito e il clima dell’incontro, affermando come “questa larghissima e diffusa presenza di dirigenti, militanti e amministratori PD conferma la forza di questa comunità e la necessità di lavorare insieme, fare squadra. Le battaglie che noi conduciamo in Parlamento, quelle del gruppo consiliare in Regione, quelle nei consigli comunali e nei territori, l’impegno dei nostri Sindaci sono e debbono essere tasselli di un unico mosaico”. “Il Pd – ha aggiunto – non è al servizio di singoli, ma delle nostre comunità e così dobbiamo muoverci. Penso che questo appuntamento possa davvero essere l’occasione per lanciare una sorta di ‘Patto di Assisi’: partiamo da qui, dalla forza di una comunità che vuole stare insieme per dare all’Umbria qualcosa di meglio di tutto quello che nel male ha dato in questi cinque anni la Tesei. Liberiamoci di egoismi e divisioni, mettiamoci tutti al servizio per riportare il centro sinistra al governo della Regione. Dipende da noi e noi ci siamo”.
Entrambi i parlamentari, infine, hanno usato parole simili nei loro interventi, affermando: “Anche noi, come a Pd e Centrosinistra, abbiamo compiuto errori, e da oltre un decennio li abbiamo pagati. Ma ora davanti ai fallimenti della destra c’è bisogno di una svolta e di forza e voglia di guidare una nuova fase della vita e del futuro di queste comunità”.


