TERNI – E’ caduta nel vuoto la richiesta avanzata da Confcommercio al Comune di Terni, in vista dell’8 marzo. «Una maggiore efficacia nelle misure di contrasto al fenomeno dell’abusivismo» – aveva sollecitato l’associazione di categoria. Che in una nota ha espresso preoccupazione per il ripetersi, negli anni, delle vendite in nero di mazzolini nel centro urbano. «La festa della donna rappresenta un appuntamento importante per i fioristi e come associazione ribadiamo che il contrasto all’abusivismo, e più in generale a qualsiasi forma di illegalità, costituisce il fondamento di qualsiasi politica di supporto e sostegno al comparto del piccolo commercio di prossimità. Per questo non perdiamo occasione per ribadire che riguardo l’abusivismo, è quanto mai opportuno da un lato sensibilizzare continuativamente l’opinione pubblica, dall’altro coinvolgere al massimo gli organi preposti al controllo».
Ma i controlli non ci sono stati e tra piazza della Repubblica e piazza Tacito si sono vendute più mimose che al mercato. Un mazzetto 5 euro. Una festa, sì. Ma per gli abusivi.



