Ma quanto sono cari gli scorci di Terni  

La giunta Bandecchi spende 2.800 euro per un calendario con le vedute cittadine

TERNI – Una vera e propria folgorazione di fronte agli scorci di Terni raffigurati dalle sanguigne di Antonio Capponi.  C’è addirittura chi parla di a sindrome di Stendhal, un vero e proprio  rapimento mistico meritevole di un affidamento diretto.  

Nell’ambito del Natale di San Valentino, l’amministrazione Bandecchi ha speso 2.800 euro per far stampare dalla  tipografia Leonardi di via Roma un calendario che da tempo fa bella mostra a palazzo Spada. E’ servita una determina del dirigente a Turismo e Cultura per dare atto che « l’amministrazione intende porre in essere un’iniziativa connessa alla realizzazione di un’azione di valorizzazione del territorio ed in particolare della città di Terni, con un calendario di scorci cittadini, dipinti a mano dall’artista Antonio Capponi». Un’ estasi artistica che non ha richiesto bandi pubblici né comparazioni con altri artisti o altre tipografie.

L’amministrazione e il dirigente sono andati diretti nel rendere omaggio a Capponi e alla tipografi di via Roma. Non è dato sapere neppure a chi siano andati i 500 calendari, quali siano stati i criteri di distribuzione e soprattutto se sia stato valutato il ritorno turistico dell’operazione da quasi tremila euro. L’affidamento diretto,  nell’ambito del Natale di San Valentino,  conferma che la manifestazione  è un grande contenitore dove è possibile  inserire un po’ di tutto.  Oltre agli scorci a sanguigna, le gigantesche uova di Pasqua, che non trovando riscontro in nessun atto del Comune di Terni non è dato sapere se  sono autorizzate ad occupare il suolo pubblico.   

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