di Marco Brunacci
PERUGIA – Salute e sanità non sempre si incontrano. Per quanto può sembrare assurdo, certe volte le riunioni organizzative sembrano aver poco a che fare con le necessità dei cittadini pazienti o potenziali pazienti.
Ecco perché vanno sottolineate tre decisioni che possono aprire la strada – se si agisce subito – a migliori servizi per i cittadini. In maniera diretta, rispetto ad esigenze precise.
L’iniziativa è stata presa dalla Regione, direttamente dalla governatrice Tesei. Potete leggere qui di seguito la nota ufficiale della Regione sulla riunione tra Tesei e medici di medicina generale e farmacisti.
Importanti sono alcuni passaggi, che vanno però portati a termine in tempi rapidi. Meritano di essere sottolineati e risottolineati perchè non devono rimanere pie intenzioni, ma diventare realizzazioni concrete.
1. I medici di medicina generale, da anni, si stanno muovendo per andare ad aggregazioni territoriali di professionisti con lo scopo di garantire un’assistenza h24. Giorno e notte ci si può rivolgere al medico, che decide se è il caso di ricorrere al pronto soccorso e dell’ospedale oppure è sufficiente, per dire, l’assunzione di un farmaco, o addirittura una spiegazione convincente.
Questo, come si capisce, diventa un servizio determinante per arrivare a rendere meno intasati i servizi di soccorso. E per cercare di aumentare il tasso di appropriatezza della richiesta di prestazioni diagnostiche. Per essere chiari: la percentuale di risultati negativi di alcune prestazioni richieste al Sistema sanitario è talmente elevata che è possibile concludere che diversi esami possono tranquillamente essere evitati con l’intervento del medico di medicina generale.
2. La nascita della farmacia dei servizi. Che succede? Spiegazione: i farmacisti si impegnano ad attrezzarsi, sempre nell’ambito del sistema sanitario pubblico, per effettuare un tipo di prestazioni che non prevedono macchinari particolarmente sofisticati. Per chiarire: nella farmacia dei servizi si possono fare analisi del sangue o elettrocardiogrammi. Ognuno può capire che in questo modo si velocizza il servizio, si evitano le code, si decongestiona l’ospedale e si verificano miglioramenti immediati nelle liste d’attesa.
Ovviamente, sempre che le farmacia dei servizi diventino realtà in tempi brevi e in un numero sufficiente e sufficientemente “pubblicizzato” sul territorio prima di tutto dai medici di medicina generale.
3. Infine, un accordo si profila ed è di rilievo: la Regione può mettere soldi perchè ottimizzare il servizio di prenotazione (Cup) che già funziona presso le farmacie. Anche qui i vantaggi sono evidenti e lo stanziamento non è elevato (anche se un sistema come quello umbro che ha 12 mila addetti, una quantità enorme di impiegati, potrebbe e dovrebbe essere meglio organizzato dai vari direttori).
In una sanità dove molte cose non possono certo cambiare da un momento all’altro e per altre è prevista una modifica dell’intero sistema, ecco interventi mirati che ci piacerebbe vedere in action. E prestissimo.
ECCO LA NOTA
Al fine di offrire servizi sanitari più efficienti e rapidi per i cittadini in un momento di stress del sistema sanitario regionale, la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha avuto nei giorni scorsi una serie di incontri propedeutici alla riunione convocata per giovedì dalla direzione regionale alla Salute con tutte le sigle sindacali dei medici di Medicina generale nella quale si discuterà di una serie di temi organizzativi. Temi già al centro di alcune comunicazioni avvenute nelle scorse settimane con le stesse sigle sindacali e nuovamente discussi nei giorni scorsi anche con i rappresentanti regionali e provinciali della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) e con i rappresentanti dei farmacisti pubblici e privati (Federfarma ed Assofarm).
Tra gli argomenti principali, che avranno una ricaduta positiva sulla cittadinanza, l’ottimizzazione delle aggregazioni territoriali dei medici che creano micro team di medici al fine di offrire assistenza 24 ore al giorno ai pazienti, così da evitare orari troppo stretti per le visite, file ed anche il ricorso ai pronto soccorso quando non ve ne è una effettiva necessità.
Al centro della discussione anche la cosiddetta quota ottimale, che verrà stabilita a breve da un apposito comitato, per far sì che non vi siano aree regionali sprovviste di medici di medicina generale. Nel corso dell’incontro di giovedì saranno inoltre discusse le tematiche relative alla funzionalità della nuova struttura informatica necessaria a supportare questi provvedimenti.
Sul tavolo delle decisioni prese di comune accordo con i Farmacisti, invece, l’implementazione della farmacia dei servizi, che consentirà ai cittadini umbri, ora nell’ambito del sistema sanitario pubblico, di effettuare alcuni esami come elettrocardiogramma, spirometria, holter sanguigno e pressorio e analisi del sangue, provvedimento che avrà impatti positivi economici sui cittadini ed anche sul contenimento delle liste di attesa.
Altra decisione presa al tavolo con i Farmacisti riguarda l’ottimizzazione ed implementazione del servizio CUP presso le farmacie, al fine di informare al meglio la cittadinanza in merito alla prenotazione delle prestazioni sanitarie e renderle più facilmente accessibili. A tale scopo è emersa la volontà di stilare un accordo triennale sul quale la Regione ha dato disponibilità di investimenti economici proprio a favore della crescita del servizio.


