TERNI – Per affrontare la carenza dei posti tomba nel cimitero Ternireti sta portando un progetto per recuperare i loculi e le tombe abbandonate. Sulla questione prende parola Michele Rossi sostenendo che tra le tombe individuate c’è anche quella di Don Luigi Nobili, ternano doc la cui intitolazione di una via e addirittura di una scuola sta a significare il riconoscimento dei suoi pubblici meriti. L’ex consigliere di Terni Civica sottolinea: « La sua tomba dovrebbe rimanere fuori dal progetto di dismissione. Voglio pensare che si sia trattato di un grossolano errore di valutazione e non di insensibilità».
Nella sua nota Rossi prosegue: « La parte storica di un cimitero cittadino serve anche a ricordarci la storia della città e a celebrare i suoi benemeriti protagonisti. Dovrebbe essere una questione di riconoscenza e rispetto che la città deve a questi suoi concittadini, a perenne testimonianza della loro storia terrena e del bene fatto alla comunità».
«Affrontare la carenza dei posti tomba al cimitero comunale con il recupero dei loculi o delle tombe abbandonate fu un impegno della precedente esperienza amministrativa – sostiene Rossi – Una ricognizione affidata con un progetto pilota a Ternireti. Una precisa procedura che prevede l’individuazione dello spazio abbandonato, l’emissione di una ordinanza da apporre sulla tomba, il trascorre di un tempo congruo e in caso di mancata rivendicazione della proprietà, la revoca della concessione, il ritorno in carico al comune e poi la vendita per l’utilizzo per altra salma. Una operazione che permetterà nel tempo di fare fronte alla sempre più importante richiesta e che sta portando nelle casse comunali anche utili e nuove risorse. Le tombe interessate da questo progetto sono sopratutto quelle della parte storica, le più antiche e che ospitano le spoglie dei nostri avi. Il progetto a parer mio dovrebbe tener conto di questo e soprattutto non interessarsi delle tombe di coloro che meritano anche in questo modo dì di essere ricordati e rispettati attraverso una presa in carico da parte del comune quando poi si tratta di piccoli lavori di decoro e pulizia. Capisco che non è facile nell’operazione generale di selezione delle tombe abbandonate rendersi conto, indipendente dalla qualità architettonica del sepolcro, del valore del personaggio ed evitare la messa sul mercato della sua tomba . Quanto meno un certo scrupolo dovrebbe venire quando a quella persona addirittura è stata dedicata una via o un pubblico edificio della città – lo si dovrebbe sapere. È il caso della tomba che mi è stata segnalata da alcuni cittadini, quella di Don Luigi Nobili (1809 – 1884). Si tratta di un ternano la cui intitolazione di una via e addirittura di una scuola sta a significare il riconoscimento dei suoi pubblici meriti. Don Luigi Nobili “lego’ tutte le sue sostanze all’asilo dell’infanzia e in particolare ai bambini più poveri”. Era solito dire che ” l’uomo abbisogna poco per vivere”».


