Studenti e diritto di recesso, Unicusano dovrà pagare 250mila euro di sanzioni

Block notes Bandecchi, un periodo non facile. La sentenza definitiva del Consiglio di Stato. Poi l’interrogazione al ministro degli Interni. E ci si è messa pure Propaganda live che ironizza

TERNI – Block notes dedicato al sindaco di Terni e a Unicusano, l’Università online che ha fondato.

1.Per farla breve dopo aver letto decine di pagine di sentenza del Consiglio di Stato, ne riferiamo due passaggi: «In data 15 gennaio 2020 l’Autorità aveva notificato all’Università (Nicolò Cusano) il provvedimento impugnato, sanzionando la pratica commerciale scorretta, consistente nella frapposizione di ostacoli all’esercizio del diritto di recesso, con una sanzione di 200.000,00 euro e la violazione dell’art. 66 bis del Codice del Consumo con una sanzione di 50.000,00 euro». Insomma: 250mila euro da pagare come sanzione per Unicusano. Il ricorso non ha avuto successo. È servito solo ad aggiungere 4mila euro di spese a carico di Unicusano, secondo conclusione del Consiglio di Stato. Quando si dice che non è un buon periodo per il sindaco di Terni pro tempore.

2.Un periodo non buono perché nel frattempo si attende la risposta del ministro degli Interni alla interrogazione dei due parlamentari umbri del Pd, Verini e Ascani, in seguito alla nota del capogruppo Pd in consiglio comunale di Terni, Filipponi, a proposito del potenziale conflitto di interesse sul Palasport, preso in affitto per eventi da una società di cui Bandecchi è amministratore unico. Che dirà Piantedosi o chi per lui agli esponenti dell’opposizione?

3.Per colmo di disgrazia quelli di Propaganda live, programma de La 7, si sono accorti, come già Umbria7, del curioso video Facebook di Bandecchi che lanciava la sua campagna per le Europee. Quello col 7, il 4 e il 3,5 per cento come obiettivo da raggiungere alle prossime elezioni. Ma a Propaganda live evidentemente non hanno apprezzato il raffinato cabaret di Bandecchi (qui https://www.youtube.com/watch?v=Zse6TMwpy6w al minuto 21). A giudicare dai gesti e dalle risate in studio, l’hanno preso per uno un po’ svalvolato. Avessero ragione loro? Non sia mai. Nonostante il periodo difficile e qualche uscita, diciamo, francamente stravagante.

LA SENTENZA

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