di Francesca Cecchini
PERUGIA – Aperta già lunedì 4 marzo nella città di Spoleto con Cosa nostra raccontata ai bambini da Ottavia Piccolo la nuova settimana di spettacoli teatrali in Umbria che proseguirà fino a domenica 10 marzo coinvolgendo anche i palcoscenici di Assisi, Città della Pieve, Gualdo Tadino, Lugnano in Teverina, Perugia, Spello e Terni. In scena, danza, monologhi, teatro ragazzi, l’intensità della figura di Caravaggio e la magia di Slava Polunin.
Quando e dove: martedì 5 marzo alle 19.30 e alle 22 e mercoledì 6 marzo alle 20.45 al ridotto del teatro Francesco Morlacchi di Perugia
ALDST monologo e affresco in soggettiva di una ragazza tra i venti e i trent’anni, autodistruttiva e ironica, immatura e incasinata, che tenta di barcamenarsi in quel disastro sconsolante che potremmo chiamare: la sua vita. È un piano sequenza di tutti i suoi casini, a partire dal pranzo di natale in famiglia per passare dai pit-stop deleteri della sua quotidianità, dove ogni giorno lotta grossolanamente contro quell’indefinita zavorra che la trascina sempre in basso, passando per il baratro della depressione, come una sorta di buca del bianconiglio di un Alice sghangherata, alcolizzata, sconsolante, che forse, passando per mondi interiori e immaginari, vedrà alla fine del cunicolo un bagliore di luce di rinascita. Sappiamo tutto di lei: le cose della sua vita che è la vita di tutti, l’amore, il lavoro, la solitudine, la religione, la malattia, che le restituiscono sempre e con gli interessi quel carico di dolore senza nome che si porta dentro come una bestiolina. In estrema sintesi, è una ragazza che cerca violentemente di essere felice e tendenzialmente non ce la fa. Una ragazza che ha tutto ma non ha niente. Solo sé stessa. E non sa che farsene.
Di e con Viola Marietti, anche alla regia con Matteo Gatta. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: mercoledì 6 e giovedì 7 marzo alle 20.45 al teatro Sergio Secci di Terni
LA MORTE DELLA PIZIA le molte verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate da oracoli e veggenti, hanno colori grotteschi e beffardi nel racconto di Durrenmatt, qui in forma teatrale. Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia alla fine dei suoi giorni, assistita dal sacerdote Merops Ventisette, sensale e cassiere, è chiamata dal potente Tiresia a rivedere le vicende e le profezie – di cui entrambi si sono resi artefici- al cospetto imbarazzante delle vittime dei loro responsi. Edipo, Giocasta, Creonte, Meneceo e la Sfinge, resi vivi sulla scena, assumono toni di una umanità quotidiana subito riconducibile al nostro odierno sentire. La Pizia e Tiresia a confronto con una realtà che va ben oltre le profezie, esauriranno insieme il loro compito. Verrà il tempo della nuova Pizia. Perché le Pizie e i veggenti passano, mentre i mercanti di notizie sopravvivono nel tempo.
Di Friedrich Dürrenmatt, con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino, regia Giuseppe Marini. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: mercoledì 6 marzo alle 20.45 al teatro Don Bosco di Gualdo Tadino
LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa.
«Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…», è questo il motto della discendenza Ucrìa, che in questo modo è riuscita a imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di moglie, sembra all’inizio destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda.
Dal romanzo di Dacia Maraini, con Raffaella Azim e Francesca Conte, regia di Daniela Ardini. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: Dal 6 al 10 marzo al teatro Lyrick di Assisi (mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, sabato alle 17 e alle 20.45, domenica alle 16 e alle 19.30)
SLAVA’S SNOWSHOW emozioni, risate, poesia e tanta dolcezza riempiono gli occhi e i cuori di tutti gli spettatori tra il freddo vendo delle steppe russe che scatenano magiche tempeste di neve! Questo è “Slava’s Snowshow”, l’imperdibile spettacolo dedicato a tutti, grandi e piccini. Poetico, universale e senza tempo, continua a incantare milioni di spettatori di tutte le nazionalità, generi ed età come nessun altro spettacolo al mondo. Un genere a sé stante, che riesce a esser spontaneo e magico come il primo giorno in cui è stato rappresentato, trasportando gli adulti in un mondo di stupore e meraviglia tipico dell’infanzia.
Creato da Slava Polunin, regia di Viktor Kramer, Slava Polunin. Prevendite: TicketItalia e TicketOne

Quando e dove: giovedì 7 marzo alle 21.15 al teatro Subasio di Spello
MOLTO DOLORE PER NULLA «È il racconto dei miei troppi amori troppo amati – spiega Luisa Borini, autrice, regista e interprete dello spettacolo – intrecciato a storie di persone che negli anni ho incontrato e ascoltato. È anche però la storia di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno. È il racconto di un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso divertito a ciò che siamo stati e che siamo».
Prevendite: AnyTicket

Quando e dove: mercoledì 6 marzo alle 21 al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve
SVERGOGNATA Quanto contano lo sguardo e il giudizio degli altri? Quanto pesano nel nostro quotidiano? “Svergognata” porta a galla le trappole in cui spesso inconsapevolmente cadiamo, ovvero il bisogno di approvazione, la schiavitù dell’immagine e della desiderabilità sociale che ci distraggono da ciò che realmente desideriamo e da ciò che siamo. Questo sistema al quale la protagonista ha aderito perfettamente fin dalla nascita, viene messo in crisi quando scopre una serie di messaggi sul cellulare del marito con decine di “svergognate”. Cosa fare quindi per non perdere l’immagine costruita negli anni? Per recuperare lo sguardo del marito su di lei? Inaspettatamente sarà proprio l’incontro con una vera “svergognata” ad aiutarla a ribaltare il punto di vista e a farle recuperare l’unico sguardo che conta davvero: quello su se stessa, restituendole così una nuova e preziosa dignità.
Con Antonella Questa, regia di Francesco Brandi. Ingresso libero (prenotazioni: 075 5286651 – 075 5289555)

Quando e dove: sabato 9 marzo alle 17 al Piccolo teatro degli Instabili di Assisi
IL SOGNO DI TARTARUGA – UNA FIABA AFRICANA Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco e tanti altri. Quando Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, tutti risero. Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta. Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, una terra piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale.
Della compagnia Il Baule Volante, di e con Andrea Lugli (anche alla regia), Mauro Pambianchi e Stefano Sardi. Prevendite: 333 7853003

Quando e dove: sabato 9 marzo alle 18 e domenica 10 marzo alle 17 al teatro Francesco Morlacchi di Perugia
IGRA una creazione ambientata in un campo da tennis, in dialogo tra presente e passato, confrontandosi con i grandi classici della danza per ricollocarli nel presente. Il lavoro nasce da una precedente coreografia del duo Russo/Rosa, Jeux/Nijinsky, un pezzo breve che si concentrava sul processo creativo del leggendario Nijinsky: un campo di ricerca ampio, che ha dato vita a un approfondimento che si realizza ora in Igra. Nei lavori del collettivo Kor’sia l’elemento visivo è importante, e in “Igra” appare in modo sottile e intermittente: gli spettatori si trovano davanti a un’antologia di riferimenti importanti. Un collage che strizza l’occhio allo spettatore, proprio come fa la musica: vicina ai ritmi delle danze russe, con citazioni di Chopin. Lo spettacolo è un’occasione per guardare con occhi nuovi Jeux di Nižinskij e il repertorio dei Ballets Russes, con due testimoni d’eccezione: due sculture, proprio come quelle di Canova, custodi silenziose di epoche, stili e opere che passano e che tornano in forme e versioni diverse.
Della compagnia Kor’sia, coreografia Mattia Russo, Antonio De Rosa in collaborazione con gli interpreti interpretazione Edoardo Brovardi, Benoît Couchot, Angela Demattè, Antonio de Rosa, Helena Olmedo Duynslaeger, Giulia Russo e Alberto Terribile. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: sabato 9 e domenica 10 marzo alle 17 al teatro Bertolt Brecht di Perugia
IL BAMBINO E LA FORMICA (consigliato a partire dai 5 anni) Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “formicaio”, una miniera del Congo. Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con “Undici”, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.
Di Massimiliano Burini (anche alla regia) e Giuseppe Albert Montalto, con Giulia Zeetti e Andrea Volpi, muppets e supervisione ai movimenti scenici Marco Lucci.
Prevendite: AnyTicket

Quando e dove: sabato 9 marzo alle 21.15 e domenica 10 marzo alle 17.15 al teatro Franco Bicini di Perugia
NON ERA LA QUINTA ERA LA NONA Ironica, divertente, quasi spensierata la pièce dal meccanismo teatrale perfetto, quasi una spy story che ci fa riflettere sui rapporti a volte perversi che si instaurano fra le persone. Il classico triangolo (moglie , marito, amante di lei) il cui vertice è Eva intrigante figura femminile, autentica forza della natura che passa dallo sbandamento del non saper che fare all’eccesso di saperlo, anche troppo. Ecco allora le incomprensioni o l’egoismo , un tocco di umanità o d’infantile crudeltà, animare a turno Eva, Bruno e Mario, personaggi amabili e mai volgari, carnefici e vittime che ci fanno ridere e riflettere insieme.
Commedia in due atti di Aldo Nicolaj, con la compagnia Gli Scavalcamontagne, regia di Luciana Strata. Prevendite: 075 5736794 – 333 3879119

Quando e dove: domenica 10 marzo alle 17.30 al teatro di Figura di Perugia
LE PENNE DELL’ORCO (consigliato a partire dai 4 anni) liberamente tratto dall’omonimo racconto presente nella raccolta “Fiabe italiane” di Italo Calvino. Una principessa rapita, un re ammalato e soltanto le miracolose penne dell’orco in grado di salvarlo.
Per fortuna un coraggioso giovane affronterà ogni ostacolo per salvare il re, e con l’aiuto di un frate pazzerello, un conte ed una simpatica talpa, ritroverà la sua innamorata, mandando in malora i piani malvagi del diavolo che come è risaputo, nulla può contro il vero amore. Un tuffo nella fiaba italiana rivista con gli occhi e il cuore dei burattini di Italo Pecoretti, buffi, divertenti, e poetici, che si esibiscono nella bellissima la baracca a forma di prua di nave, impossibile non appassionarsi alle loro avventure. A fine spettacolo Italo farà conoscere personalmente ad ogni bambino i suoi bellissimi burattini.
Prevendite: 075 5725845

Quando e dove: domenica 10 marzo alle 17.30 al teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina
CARAVAGGIO una intensa carrellata di figure femminili, tra prostitute e muse, nelle vesti di eroine bibliche, sante e madonne, a rappresentare la denuncia del pittore maledetto contro ogni violenza di genere. Dallo spettacolo emergerà, inoltre, lo straordinario legame con personaggi umbri che determinarono le luci e le ombre di uno dei più straordinari artisti della storia.
Umbri furono infatti il tifernate cardinal Francesco Maria del Monte e l’amerino Fantino Petrignani, due alti prelati che favorirono in maniera determinante la sua ascesa, così come umbri furono il ternano Ranuccio Tomassoni, protagonista del duello mortale col Merisi e la narnese Maddalena Antonietti che fu musa e “donna di Caravaggio”. Ancora, umbra fu pure la cosiddetta “acqua perugina”, il letale veleno che ne determinò, secondo una recente ricostruzione di Giovanni Tomassini, la morte a Porto Ercole commissionata dai poteri forti dell’epoca vicini alla massoneria umbra, come pubblicato nel saggio “Caravaggio Ritrovato”.
Di e con Stefano De Majo. Prevendite: VivaTicket

Quando e dove: domenica 10 marzo alle 21 all’auditorium San Francesco al Prato di Perugia
FALLISCI ANCORA FALLISCI MEGLIO spettacolo che narra una delle vicende più importanti e dimenticate. Nel 1792 comincia la misurazione di una parte del meridiano terrestre con lo scopo di definire la lunghezza del metro e il conseguente sistema metrico decimale. È un’impresa unica nel suo genere che durerà sette anni e sarà costellata da una serie impressionante di problemi, imprevisti, contrattempi ed errori. Il risultato sarà sbalorditivo perché attraverso un percorso di fatto fallimentare si riuscì incredibilmente nello scopo che ci si era prefissati: dare al mondo un’unità di misura condivisa. Un’occasione per riflettere sull’importanza e l’imprescindibilità dell’errore nella scienza.
Di e con Curiuss (Alan Zamboni). Ingresso libero fino a esaurimento libero
Per segnalare ulteriori stagioni o spettacoli: redazione@umbria7.it


