El. Cec.
TERNI – Dal 15 marzo (tra pochissime ore) cambia tutto. Dove sta scritto? Sul sito di Terni Reti, che riporta fedelmente il nuovo regolamento per l’accesso alla Ztl e sui cartelli stradali, già posizionati e solo da “scartare”. Residenti e commercianti sfruttano la pausa pranzo di giovedì 14 per esplorare le vie in cui, quando prendono l’auto, sono soliti transitare. Hanno la mappa delle aree interdette al traffico e di quelle pedonali. Ce l’hanno sul telefonino. Ma a nessuno è chiaro cosa succederà davvero. Sicuramente a molti di loro non verrà neanche rinnovato il permesso di circolazione: «Meglio, con la macchina che ho comprato facendo enormi sacrifici per il rispetto dell’ambiente, sono andato a chiedere e con le nuove tariffe mi ci vogliono 540 euro perché è elettrica», dichiara un commerciante di via Garibaldi. L’obiettivo dei residenti, per il momento, è riuscire a non prendere la multa, soprattutto è l’obiettivo di quelli che le multe le pagano. Dei commercianti è capire come organizzare il carico e scarico delle merci. Molti si troverebbero blindati: alcune delle vecchie aree pedonali sono state interdette e potranno eccedervi solo i mezzi di soccorso e pochi altri, tutti segnalati nei cartelli che a mezzanotte in punto verranno svelati. Per gli esperti è impossibile: «Ci sarà scritto da qualche parte chi va in deroga». Non è escluso, infatti, che in serata ci si ritrovi di nuovo ad esplorare la Ztl.
Non che a quelli che hanno la propria attività vada poi tanto meglio: il carico e scarico è condentito solo dalle 4 alle 10. Quindi per chi ha un ristorante e deve farsi consegnare casse di vino, magari acquistate all’ultimo minuto, puù stare tranquillo che al costo delle bottiglie di deve aggiungere la sanzione .
Per gli esperti è impossibile: «Ci sarà scritto da qualche parte chi va in deroga». Non è escluso, infatti, che in serata ci si ritrovi di nuovo ad esplorare la Ztl.
Per Antonio Menchise, Caracas di via del Vescovado, con il nuovo regolamento i disagi per i commercianti aumentano: «L’orario di carico e scarico, ad esempio non coincide con l’orario dei negozi. Non sono state individuate aree in cui, magari, un corriere possa fare consegne pomeridiane». «Per certi versi -dice Menchise, che è uno di quelli che immagina un centro libero dalle auto – ripensare una apertura della Ztl per due ore al giorno, non sarebbe male». Dello stesso avviso il parroco del duomo, Alessandro Rossini: «Lasciare passare le famiglie che la domenica desiderano assistere alla santa messa in cattedrale non sarebbe male». Per don Rossini individuare una fascia oraria per l’apertura della Ztl, consentirebbe anche ai turisti di visitare la città senza tornare a casa con ricordi spiacevoli (le multe) e a tanti cittadini di vivere la città al meglio. Comunque il problema delle soste selvagge resta. Auto anche al posto dei chioschi di largo Cairoli.








