Perugia omaggia il generale Dalla Chiesa. Prisco: «Contro la mafia non si può cedere di un millimetro»

Una rotatoria all’ingresso di Castel del Piano per ricordare il carabiniere ucciso nel 1982 a Palermo. La commozione della figlia Rita

PERUGIA – Perugia ha reso omaggio al generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa con l’intitolazione di una rotonda a Castel del Piano, in una cerimonia che ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, cittadini e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il generale, figura chiave nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata in Italia, fu assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982 a Palermo.

La rotonda, che permette l’accesso al quartiere di Castel del Piano, diventa ora un punto di riferimento quotidiano che ricorda il sacrificio del generale Dalla Chiesa e il suo impegno nella lotta alla mafia. L’evento ha avuto un tono sobrio e rispettoso, con discorsi che hanno ricordato il lavoro e la vita del Generale, sottolineando la sua dedizione al dovere fino al sacrificio estremo.
Nel corso della cerimonia, il sindaco di Perugia ha evidenziato l’importanza dell’educazione alla legalità e della memoria storica, punti fondamentali per costruire una società resistente alle insidie della criminalità organizzata.
«Oggi a Perugia è stata intitolata una rotonda al generale Dalla Chiesa – ha commentato il sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco -, scegliendo un’area della città particolarmente frequentata e di passaggio. Una intitolazione che risponde alla necessità di offrire, anche alle giovani generazioni, modelli imperituri di rispetto della legalità. Un importante messaggio rafforzato dalla presenza di Rita Dalla Chiesa: di fronte alla lotta alle mafie non si può cedere di un millimetro, così come non non può mai diventare una questione di parte: su questo tema si può e si deve essere tutti dalla stessa parte, quella dello Stato e della legalità. Il messaggio lanciato oggi rispecchia i valori più profondi della città di Perugia, dei suoi cittadini, che hanno dimostrato di saper respingere – grazie anche al prezioso lavoro della Procura e delle forze dell’ordine, i tentativi di infiltrazione delle mafie».
«È un bene che anche nelle nostre città si riaffermi – ha detto il sindaco Andrea Romizi -, anche con dei simboli come questa rotonda, la cultura della legalità e si affermi il fatto che Perugia si ispira e si confronta si questi valori. Il significato che oggi dobbiamo rivolgere a questa intitolazione è, oltre quello di ricordare una persona eccezionale, è anche quello di un uomo che ha vissuto una vita incredibile, che ha lottato contro le Brigate Rosse, ha lottato contro la mafia, sempre in prima linea e con grande coraggio. Il Generale Dalla Chiesa – ha continuato il sindaco – è l’emblema del servitore dello stato e, per noi, motivo di grande ispirazione. Auspico che la scuola possa approfittare di questa intitolazione per far sì che si possano recuperare quelle pagine importantissime della storia del nostro paese. Questo è un luogo di grande importanza, da questa arteria si arriva in città, da qui entrano ed escono migliaia di umbri, è bello che proprio all’ingresso della città, Perugia si presenti in una modalità diversa con il nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa ed il suo esempio».
Anche per l’assessore ai servizi civici Edi Cicchi il «generale Dalla Chiesa ha amato il suo paese e i suoi cittadini e ha lasciato una testimonianza importante che noi oggi portiamo nelle scuole, in tutti luoghi dove è possibile riflettere sul tema mafia e su tutti gli aspetti connessi con essa. Il sacrificio di tante persone va sempre ricordato e non deve mai sfuggirci l’attenzione per gli spazi che possono sempre essere occupati da gente vicina a contesti mafiosi».

Rita Dalla Chiesa ha ringraziato l’amministrazione comunale per il ricordo anche dopo 40 anni dalla morte del generale Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, anch’essi vittime dell’agguato mafioso. «È una cosa bellissima, trovare qui in Umbria, giovani cosi motivati. Un grande onore e un grande orgoglio in questa terra di San Francesco e Santa Chiara, personaggi amati molto da mio padre che con lo stesso amore amava gli animali, sempre presenti nella nostra casa». L’onorevole Dalla Chiesa ha poi ribadito l’importanza di andare nelle scuole, perché il malaffare è sempre in prima linea, anche se gli arresti sono senza sosta in tutti gli ambienti: «La mafia è entrata a far parte della normalità, della quotidianità, si nasconde dove prima non si nascondeva e quindi dobbiamo stare molto più attenti ai nostri ragazzi e insegnare sempre il valore della legalità, della trasparenza, del non accettare i compromessi in nessun campo. Un appello ai giovani che papà teneva moltissimo: continuate portare avanti un discorso sulla legalità che è l’unico modo per dare un senso alla propria vita».
Con l’inaugurazione della rotonda, Perugia riafferma il proprio impegno nella promozione dei valori di giustizia e legalità, rendendo omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per questi ideali. La cerimonia si è conclusa con un minuto di silenzio in onore del generale Dalla Chiesa, un momento di riflessione sulla necessità di continuare a combattere la mafia con determinazione e senza sosta.
All’evento hanno partecipato, oltre ai relatori, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, il vice sindaco Gianluca Tuteri, il sottosegretario all’interno Emanuele Prisco, l’onorevole Raffaele Nevi, Fiammetta Modena consigliere per i rapporti istituzionali e le attività legislative parlamentari della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il vicario del prefetto di Perugia Nicola De Stefano, il questore di Perugia Fausto Lamparelli, il comandante provinciale della guardia di finanza Carlo Tomassini, il comandante del comando militare esercito Umbria Stefano Silvestrini, il comandante provinciale dei carabinieri Sergio Molinari, il comandante della Slee Pietro Romano, il comandante del comando dei carabinieri di Castel del Piano Pasquale Falcolini, la consigliera comunale, vice presidente del consiglio comunale Roberta Ricci, la Croce rossa e l’Associazione nazionale dei carabinieri in congedo

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