Scontri tra tifosi in Curva Nord, in 18 senza stadio anche per 10 anni

Durissimo provvedimento della questura dopo le botte al Curi in Perugia-Pineto

PERUGIA – Scontri tra tifosi in Curva Nord: 18 Daspo a tifosi del Perugia. E c’è chi dovrà stare fuori dagli stadi anche per 10 anni.

La questura di Perugia ha emesso infatti 18 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti tifosi perugini che lo scorso 23 marzo, nel corso della partita di calcio Perugia – Pineto, si sono resi responsabili di gravi condotte, pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nella circostanza numerosi tifosi hanno lanciato seggiolini e di fumogeni nella curva Nord dello stadio Curi. Condotte che hanno indotto l’arbitro a sospendere l’incontro per alcuni minuti. In relazione a questi eventi, lo scorso 28 marzo, il questore di Perugia aveva già emesso ulteriori 3 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti tifosi che, in seguito degli scontri, erano stati arrestati dalla digos; nei loro confronti, il Giudice aveva disposto anche la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Grazie alle indagini della Digos di Perugia e all’attenta visione delle immagini del sistema di videosorveglianza nonché alle riprese effettuate dalla polizia scientifica, gli investigatori sono risaliti all’identità degli altri tifosi coinvolti, oggi destinatari dei provvedimenti in argomento. I 18 provvedimenti vieteranno ai destinatari l’accesso alle manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato per un periodo che varia da 5 a 10 anni tenuto conto della gravità delle singole condotte e dei pregiudizi pregressi. Ai 18 tifosi sarà poi interdetto – a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva – l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, nonché, in un’area ricompresa in 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni. L’eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.

Nel medesimo contesto il prefetto della provincia di Terni, su proposta della questura di Perugia, ha, inoltre, disposto l’interdizione all’impiego – presso tutti gli impianti sportivi nazionali – di 5 steward che, in occasione di quell’incontro hanno consentito l’accesso abusivo nell’impianto di alcuni tifosi sprovvisti di biglietto.

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