TERNI – Il bilancio del Servizio idrico integrato è stato approvato. Così come sono stati nominati i revisori dei conti. Il voto sullo strumento finanziario evita che l’azienda imbocchi la strada delle procedure fallimentari.
Ma non risolve i problemi di gestione politica e amministrativa della SII. Il voto su bilancio e sui revisori è stato possibile grazie ad una inedita alleanza tra Acea e il Comune di Terni. Una maggioranza tecnica (il socio privato) e il comune di Terni guidato da Alternativa Popolare. Una unione sufficiente per raggiungere la maggioranza semplice, quella che serve per il varo del bilancio. E per la nomina del collegio sindacale che vede il presidente Fabio Ciotti, membri effettivi Marco Cremonesi e Geronimo Cardia, supplenti Caterina Brescia e Alessio Zenone.
Resta dunque da sciogliere il nodo del rinnovo del Cda. Una cosa più complicata, perché serve, per statuto, una maggioranza ampia. Servono i voti, oltre a quello di Terni, degli altri sindaci dei comuni che costituiscono la SII. In termini politici serve l’ apporto del centrodestra o del centrosinistra, magari di entrambi. Martedì questi due schieramenti non hanno partecipato al voto. Si sono chiamati fuori perché non c’era appunto un accordo politico con Ap. Hanno preferito rimanere alla finestra. Lasciando a Bandecchi il voto sul bilancio e anche il pieno delle nomine dei revisori.
Per quanto riguarda il Cda la presidenza è ancora nelle mani di Carlo Orsini, in “prorogatio” da mesi. La nomina – data quasi per certa- di Gabriele Ghione alla presidenza di Asm, leva peraltro dal tavolo un nome che sembrava riscuotere consensi non solo in Ap ma anche in una parte del Pd.
