M.BRUN.
PERUGIA – Aeroitalia, si cambia. L’orario del rientro, ma anche l’approccio. La lettera della Sase, nella quale si ricordavano al vettore italiano i termini dell’accordo (soddisfazione degli standard fissati oppure risoluzione del contratto con restituzione del denaro finora versato), è stata utile. Il volo di collegamento tra Umbria e Bergamo (che è la finestra su Milano) non deve essere più un problema.
L’aeroporto umbro ha inanellato successi sulla base di un livello raggiunto che ha consentito di ottenere l’approvazione (uno speciale riconoscimento) da parte di British Airways, esattamente come era successo con Lufthansa. Le due grandi compagnie hanno certificato che struttura, servizi e gestione sono all’altezza dei migliori livelli internazionali per un piccolo aeroporto. Aeroitalia non può essere l’eccezione.
Vanno perciò fissati i termini della discussione per evitare che si faccia confusione.
1.Il numero di passeggeri giornalieri per il volo San Francesco-Orio al Serio è superiore al break-even previsto (si pensava a 25-30, la media giornaliera supera i 40). Questo significa che dei 72 posti a disposizione ne viene coperto il 62%. In una tratta di questo genere, è da considerarsi un successo.
2.L’efficacia dell’operazione è confermata: si arriva più comodi alle porte di Milano, con molte, ulteriori possibilità di collegamento con città della Lombardia e del Veneto, a un prezzo inferiore di quello del Frecciarossa. Gli utenti hanno capito e ne approfittano.
3.Restano però i problemi del vettore. La questione principale è e resta la partenza, in ritardo quasi sistematico, del volo della mattina. Mentre l’aver sostituito per un giorno soltanto il nuovissimo Atr72 in dotazione con un vecchio aereo è stata una sgradevole situazione ma già superata, mentre anche la cancellazione di un volo di ritorno ci può stare, anche se non deve ripetersi più volte.
4.Il problema attuale del vettore non ha però nulla a che fare con quelli avuti nella precedente esperienza con l’aeroporto di Ancona. Per evitare che il dibattito scenda al “te lo avevo detto io”, si deve dare subito un taglio: Aeroitalia e l’aeroporto di Ancona hanno avuto un contenzioso, tuttora in corso, rispetto a un servizio, e Aeroitalia ritiene di essere parte danneggiata. Vero? Falso? Decideranno i giudici, essendoci un procedimento in corso. Di sicuro non c’entra nulla con i problemi del vettore qui a Perugia.
5.Ultimo elemento utile per capire. Da un sondaggio dell’Enac, l’autorità dei voli, sui passeggeri dell’aeroporto del San Francesco, risulta che il 91% è soddisfatto. E’ evidente che nessuna compagnia può, in questo contesto, astenersi dall’essere in tutto e per tutto rispettosa della Carta dei servizi.
Fissati questi punti, ecco allora la risposta di Aeroitalia, che mostra di aver ben compreso che tipo di rapporto intende avere Sase con le compagnie che usano lo scalo umbro: viene anticipato alle 17,40 l’orario di partenza da Bergamo per il rientro. In questa maniera sarà possibile mantenere l’orario di partenza da Perugia la mattina alle 7,15.
Perchè le due cose sono legate? Qui la spiegazione: i ritardi che si sono sommati in questi mesi sono dovuti al fatto che spesso l’equipaggio non riusciva a fare le 12 ore di riposo, obbligatorie per contratto, tra il rientro della sera e la ripartenza della mattina. Ora il problema potrebbe essere superato. Qualora non fosse sufficiente, Aeroitalia potrebbe dover ricorrere a un secondo equipaggio. Ma il contratto con lo scalo umbro va onorato per puntualità e qualità dei servizi. Su questo il chiarimento con Sase c’è già stato.


