TERNI – A seguito di un’attenta analisi dei rischi effettuata su alcune società e grazie all’attivazione di specifici profili di rischio in tema di sicurezza prodotti e tutela del made in Italy, i funzionari dell’agenzia delle dogane e dei monopoli di Terni, hanno riscontrato su una partita di sanitari importati da una nota azienda italiana del settore una irregolare etichettatura. In particolare è stato verificato che l’etichettatura di una parte della spedizione, ovvero 26 colli pari a 512 pezzi tra Wc e lavabi, non recava, nonostante la presenza del marchio registrato, indicazioni precise ed evidenti circa l’origine o provenienza estera della merce. Ciò avrebbe potuto trarre in inganno il consumatore medio sulla la corretta origine dei prodotti.
La società è stata sanzionata per l’uso fuorviante di marchio registrato e per l’irregolarità sotto il profilo delle modalità di etichettatura. Inoltre, tenuto anche conto del fatto che l’importatore non ha prodotto la dichiarazione sulle informazioni che verranno rese in fase di commercializzazione sulla effettiva origine estera del prodotto, i funzionari Adm hanno proceduto al sequestro amministrativo della partita e hanno sanzionato la società con la possibilità di ammetterla al pagamento di 20 mila euro. Gli atti sono stati trasmessi per conoscenza alla competente Camera di Commercio di Terni.




