A Narni il solenne pontificale di San Giovenale, Soddu: «Orientiamo la nostra vita a Gesù»

Celebrata la festa liturgica 

TERNI – In occasione della festa del santo patrono Giovenale , la comunità narnese si riunisce, in un forte momento d’incontro, rinnovando la tradizione religiosa e culturale.La festa liturgica è stata celebrata con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu e la processione per le vie della città con il busto del Santo, accompagnato dallo scenario della città antica e dalla coreografia della sfilata del corteo storico in ricchi abiti medievali.Il vescovo Soddu: «Davanti agli innumerevoli mali del mondo, della nostra società, delle nostre famiglie, dei nostri mali personali, abbiamo l’invito di Gesù a dirigere l’attenzione su di lui; ma ancor di più: ad orientare la nostra vita a lui».

Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Alla celebrazione nella concattedrale di Narni erano presenti il sindaco Lorenzo Lucarelli, che ha donato l’olio e acceso la lampada davanti al busto di San Giovenale e recitato la preghiera di affidamento al santo patrono, il vice presidente della provincia di Terni Gianni Daniele, la consigliera regionale Eleonora Pace, i sindaci dei Comuni di Calvi dell’Umbria, di Otricoli, di Osilo in provincia di Sassari, autorità civili e militari, i rappresentanti delle parrocchie del narnese che hanno offerto i ceri, i rappresentanti dei Terziari Fraporta, Mezule e Santa Maria e del corteo storico della Corsa all’anello, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme e tanti fedeli narnesi.

Hanno concelebrato il parroco della Concattedrale di Narni don Sergio Rossini, il vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi, il vicario foraneo di Narni don Jean Pierre Kalongisa, i canonici del capitolo della Concattedrale di Narni, i sacerdoti della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Ricordando la figura del santo patrono e primo vescovo di Narni, mons. Soddu ha sottolineato come San Giovenale sia un testimone attuale della fede «che ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; con la sua esperienza di vita, tutta donata al Signore, è per noi espressione viva ed eloquente di quanto in Dio e solo in lui si trovi la realizzazione piena della vita».
Il vescovo ha fatto anche riferimento alla pace e al cammino sinodale della chiesa cattolica: «Davanti agli innumerevoli mali del mondo, della nostra società, delle nostre famiglie, dei nostri mali personali, abbiamo l’invito di Gesù a dirigere l’attenzione su di lui; ma ancor di più: ad orientare la nostra vita a lui. Il Signore ci dice “Venite a me”, ossia orientate la vostra esistenza, il vostro cammino, il vostro progetto di vita verso di me. Tutto il resto verrà di conseguenza. Anche dinanzi ai mali della storia, pensiamo alle guerre e alle continue violenze e ingiustizie, abbiamo questo invito, questa proposta del Signore: “Venite a me”. La preghiera per la pace e sui mali ed ingiustizie non sia perciò ridotta all’invocazione affinché Dio possa fare il suo dovere, quasi di risolutore dei nostri problemi e per di più a prescindere dalla nostra volontà. Il criterio invece è un altro: quello che tiene insieme le due realtà, ossia il volere di Dio e le intenzioni degli uomini».

Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti in processione dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori, dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e pregato per la città. La cerimonia si è conclusa con il rientro in cattedrale e la benedizione finale del vescovo alla comunità narnese e alla città. 

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