Redazione Perugia
PERUGIA – Si intitola “Brutta” il prossimo spettacolo in scena all’auditorium San Francesco al Prato di Perugia nell’ambito del format “Artemisia – donne di scena” della stagione Sanfra promossa da Mea Concerti in collaborazione con il Comune di Perugia. Sabato 4 maggio alle 21 a salire sul palco con la storia di un corpo come tanti, sarà Cristiana Vaccaro, diretta da Francesco Zecca, nell’adattamento teatrale del successo letterario di Giulia Blasi, edito da Rizzoli.
«Brutta, racchia, cessa, chiavica, ciospa, cozza, cinghiale, scorfano, cofano, paracarro, strega, mostro, nutria. La donna brutta ha più nomi di Dio». «Se sei brutta, diventa bella. Se sei bella, camuffati un po’. Se sei grassa, diventa magra. Se sei magra, rifatti le tette. Se sei intelligente, vola basso. Se parli molto, parla di meno. Se sei visibile, fatti piccola».
Perché mai un uomo ha il permesso di “essere brutto” – magari calvo, con un naso prominente, occhi sporgenti… – mentre alle donne sembra richiesto di rispettare precisi canoni estetici e di apparire sempre giovani e attraenti?
È una domanda per la quale non c’è una risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e spesso passa tutta la vita a tenersi alla larga dall’essere identificata come “brutta”: è la storia raccontata sul palco del Sanfra da Cristiana Vaccaro. Un racconto tutto d’un fiato, un monologo esilarante per tutte e per tutti, a metà tra ferocia e risata. La storia della protagonista dall’infanzia alla prima adolescenza, dai vent’anni all’età in cui comincia l’invecchiamento. La storia del suo corpo: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato.
Chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?

L’umorismo dona leggerezza e profondità a questa riflessione attuale, mai retorica, che attraversa un universo caleidoscopico fatto di strade polverose calabresi di fine anni ‘70, di cartoni animati anni ‘80, di guaine contenitive sotto i vestiti e di primi amori (e prime delusioni) a ritmo di successi sanremesi anni ’90.
Francesco Zecca, regista sempre attento alle tematiche femminili (che ha già diretto attrici quali Lucrezia Lante della Rovere e Marina Confalone), questa volta insieme a Cristiana Vaccaro (a teatro con Michele Riondino, Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Guglielmo Ferro, e co-ideatrice del progetto U.G.O., dove nasce la collaborazione con Giulia Blasi) conducono gli spettatori in un viaggio di grande intensità tra momenti spiccatamente comici e riflessioni pungenti sul senso dello stare al mondo e sull’accettazione di sé.
Artemisia – donne di scena è progetto realizzato grazie al sostegno di Diva International che si ispira alla figura della talentuosa pittrice Artemisia Gentileschi che nel 1600 con grande coraggio ribaltò il ruolo subalterno della donna non solo con la sua arte innovatrice per l’epoca, ma anche per aver avuto il coraggio di denunciare la violenza subita dal collega Agostino Tassi e di portarlo a processo, uno dei primi nella storia.
Prevendite su TicketItalia e TicketOne. La stagione SanFra 2024 promossa da Mea Concerti si realizza in collaborazione con il Comune di Perugia, con il sostegno Sviluppumbria. Partner sostenitori dell’Auditorium di San Francesco al Prato sono Diva International, Acacia Group, Regusto, Liomatic. Partner tecnico e curatore dell’immagine Fattoria Creativa. Partner tecnico per la connettività Connesi.


