TERNI – Per la musica nei locali si cambia ritmo. Il sindaco Stefano Bandecchi avrebbe fatto sapere alle associazioni di categoria che sarebbe pronto a modificare l’ordinanza targata Stefania Renzi. Un provvedimento che ha suscitato tanti malumori nei titolari dei pubblici esercizi.
L’ordinanza, quella del 2 maggio, “Disciplina sull’utilizzo di strumenti, apparecchi e impianti di diffusione sonora nei pubblici esercizi ed in occasione dello svolgimento di spettacoli e trattenimenti. Nuove disposizioni”. Detta anche ordinanza a sorpresa. «Emanata senza concertazione» – tuonò Confartigianato il giorno stesso. Un’ordinanza che peraltro ricalca per gran parte la precedente (stessi orari e adempimenti) e introduce quella sanzione (da 50 a 150 euro) per i pubblici esercizi che violano il divieto di pubblicizzazione di una serata a tema.
Riguardo alla cosiddetta musica diffusa o d’ambiente, nessuna estensione d’orario nei fine settimana. A mezzanotte va spenta. Chi c’è, c’è. Su questo chi è a norma con le apparecchiature e la valutazione d’impatto acustico, chiede da tempo di poter tenere accesa la filodiffusione fino alle una del mattino, almeno il venerdì e il sabato. «Quando spegni la musica il cliente esce dal locale e spende nei distributori automatici. Va tenuto conto del momento che stiamo vivendo. Se la gente rimane nei locali la città è più sicura e noi siamo più contenti». Un po’ come la pensa il sindaco Bandecchi, che si dice pronto al allungare l’orario addirittura fino alle una e mezza


