Paolo Cianfoni vuole cambiare Stroncone

Dopo la candidatura di un anno fa a sindaco di Terni il funzionario di Confartigianato si propone come alternativa a Giuseppe Malvetani

STRONCONE (Terni) – E’ corsa a due. Paolo Cianfoni ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Stroncone, sostenuto dalla lista civica che ha vinto le elezioni dieci anni fa insieme ad un gruppo di persone che stanno costruendo un progetto per cambiare Stroncone. Quattro le parole d’ordine: Ambiente, Sicurezza, Sviluppo e Decoro.

«Riscoprire e valorizzare la vocazione ambientale del territorio, senza attività contrarie alla vivibilità e di chi abita e lavora a Stroncone, più sicurezza per tutti e per le famiglie con bambini e con anziani in particolare, progettare e realizzare uno sviluppo compatibile che riscopra e valorizzi il Santuario del Beato Antonio come stazione dei tre principali cammini religiosi che in esso si intersecano,  il rilancio del decoro del centro storico e delle frazioni. La sua scesa in campo annunciata via social. «59 anni, sposato, due figli, risiede a Stroncone con la famiglia da molti anni e discende da una antica famiglia del borgo. Si è laureato in Economia e commercio presso l’università Luiss di Roma. È impiegato presso Confartigianato Terni e si occupa di commercio, turismo, bandi (finanziati con fondi europei) per incentivi alle imprese e progetti di sviluppo.E’ stato docente nei corsi di formazione professionale, consigliere di amministrazione in società partecipate dal Comune di Terni e coordinatore provinciale di una associazione di categoria. Già consigliere comunale a Terni è un punto di riferimento dell’area liberale civica del nostro territorio.  Aderisce alle associazioni “Civici per” – rete regionale di liste civiche, Libdem (liberali e democratici europei) e Liberal Forum.  E’ attivo nel volontariato cattolico sia a Stroncone che a Terni. Ha accettato la candidatura a Sindaco di Stroncone per la lista civica “Insieme per Cambiare” per le elezioni comunali che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024».

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