PERUGIA – Se si esclude l’Ast, quello che sta per arrivare ad Antognolla è il più grande investimento privato in Umbria. 70 milioni già spesi, 174,5 previsti con una richiesta che sarà avallata dalla Regione (è iniziato l’iter presso Invitalia per 38 milioni di finanza agevolata).
Antognolla diventerà uno dei resort simbolo del lusso mondiale, intorno a quello che già oggi è uno dei migliori campi da golf che possono essere frequentati.
Va spiegato l’entusiasmo che c’è intorno a una realizzazione di questo genere?
Forse sì: si tratta di una struttura super lusso, quindi certamente non alla portata di tutti, ma sarà un veicolo straordinario per portare in Umbria una fascia di turismo “alto spendente”, secondo una precisa definizione di gergo tecnico, che stimolerà anche ulteriori investimenti nelle zone intorno.
La nascita del resort, a pieno regime, avrà inoltre 300 dipendenti e 600 lavoreranno, secondo il modello immaginato, per servizi intorno alla struttura ricettiva.
Non solo un salto di qualità per il turismo umbro, ma anche un’occasione di ulteriori investimenti, collegati alla presenza di un investimento sul territorio tanto consistente.
La struttura per altro è anche molto vasta e – va spiegato – è composta dal blocco che è sulla montagna, le suite con piscina che sono la parte alberghiera vera e propria – si parla di prezzi di migliaia di euro a notte -, quindi accanto il Castello, che sarebbe il borgo di Antognolla in sè, dove sarà sistemata la reception insieme ad altri servizi.
La terza parte, distribuita nella grande tenuta, è costituita da ville (in Umbria c’è già l’esempio della zona del Reschio) che sono già in vendita (Massarello’s villa), le quali hanno ognuna una piscina e un piccolo parco privato (si dice che saranno alla fine una quarantina).
I tempi di realizzazione? Qui c’è una conferma che è un passaggio importante per l’economia umbra. La società con la quale Antognolla ha un accordo, la Six senses, ha in agenda l’apertura del resort a febbraio 2026. Si sa che scattano penali se non vengono rispettati i tempi in accordi di questo genere.
Per altro già due sezioni su tre saranno già il prossimo mese ultimate nella loro parte strutturale (la Montagna e il Castello).
La presidente della giunta regionale, Donatella Tesei, alla quale è stato presentato il progetto ha promesso di verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Il parere della Regione è fondamentale per l’accesso alla finanza agevolata che consentirà di avere i 38 milioni che saranno di fatto restituiti dopo i primi dieci anni, consentendo alla società di incamerare quei soldi necessari per potrebbero essere ulteriormente impegnati per incrementare servizi e business nell’intera zona.


