di Marco Brunacci
PERUGIA – Opposte strategie, viaggio nei segreti della sfida dei 40mila contro 40mila, nella Perugia spaccata in due dopo il primo turno elettorale.
Anche se ormai molti di quei segreti sono svelati: che l’Invincibile armata Ferdinandi-Schlein fosse organizzata da mesi, con una campagna mediatica over the top direttamente da Roma, incentrata sul personaggio, ritenuto spendibile, Ferdinandi, e sulla dottrina Schlein, è evidente.
Perugia città scelta per un esperimento politico: la sinistra senza se e ma, non quella classica (alla Caponi), che va a braccetto con il progetto di una città che diventi la Disneyland dei “dirittismo” e dei dirittisti, un unicum nazionale, un’attrazione italiana, nuova patria per tutti coloro ai quali la Perugia che conosciamo, con tutta la sua storia, non piace. E la vogliono radicalmente cambiare.
Non è un normale confronto centrosinistra contro centrodestra.
Al primo turno la macchina da guerra messa a punto nei minimi dettagli ha fallito il colpo decisivo, ora è tornata a rombare intorno al motore degli studenti ultras dell’Udu, i veri protagonisti di questa campagna elettorale e, per la prima volta nella storia, in grado di cambiare tutta la città in modo che “niente sia come prima”, grazie a quest’asse inusuale con i quartieri alti perugini.
Il fatto che i movimenti attuali della macchina siano un po’ ripetitivi dice che era tutto programmato per una vittoria al primo turno. Ora non sono più una dimostrazione di forza per esempio mosse come quelle delle telefonate a casa degli anziani (il centrodestra sostiene che potrebbero essere stati usati addirittura dati sensibilissimi come quelli degli elenchi della 104, che, fosse vero, sarebbe un fatto molto grave, ma questo viene respinto dalla campagna Ferdinandi).
Sull’empatia, la simpatia rafforzata, il campo proprio della Ferdinandi, al primo turno era stato fatto il pieno. E qui c’è stato il contrattacco della Scoccia, con risultati.
La macchina da guerra non è più l’Invincibile armata perchè ha subito il brutto colpo di perdere il primo turno ma è molto agguerrita e competitiva. Lo sforzo per altro è stato così imponente che non può non essere condotto fino in fondo. Per gli strateghi romani la frattura col passato, la rivoluzione Ferdinandi s’ha da fare. Punto e stop.
Cosa risponde la Scoccia? Punta sull’orgoglio della peruginità. Si concede sempre più battute in tono dialettale nei suoi interventi. Parla del suo mestiere di architetto, che costruisce, che sa fare le cose e vuol farle secondo un programma che tutti conoscono, che non frulla ideologie più o meno bislacche, ma soprattutto ha cambiato registro perché è consapevole di una cosa.
Il voto popolare dei perugini, dei quartieri e delle periferie, ha permesso alla Scoccia di pareggiare il primo turno (40 mila contro 40 mila ma con le liste del centrodestra a trazione Romizi sopra alla Ferdinandi e a un soffio dal 50%) quindi da qui si parte: i perugini.
Contro il vento che arriva da Roma, contro il parco giochi dei dirittisti e la nuova sinistra schleiniana, oppone l’orgoglio della peruginità. Senza darsi limiti. Tutto il voto moderato, anche quello della (alta) tradizione del centrosinistra di governo umbro.
Certo, adesso è un’altra storia: dopo una campagna del primo turno completamente sbilanciata, con i colpi suggeriti da Roma che andavano a segno in favore del campo larghissimo extralarge riunito da Ferdinandi-Schlein, ora tutto è cambiato. La giovane architetto di Pila risponde colpo su colpo, non ne fa passare una.
Contro l’ex Invincibile armata, acciaccata ma sempre potente, schiera quel dato di una ricerca Aur appena presentata che dice che 9 nuclei, single e famiglie, su 10 sono soddisfatti di vivere a Perugia. Diventare un’altra città (che somigli alla fu Barcellona frikkettona, estremista no global della Colau) piace di sicuro agli studenti, ma i perugini, con le loro attività che hanno bisogno di stabilità per vivere, possono essere d’accordo?
Sulla “Perugia di tutti”, come dice il suo slogan, la Scoccia qui sta facendo le sue mosse.
La sfida va avanti.


