TERNI – Nella suggestiva cornice di piazza Tacito si celebra oggi, mercoledì 5 giugno (a perire dalle ore 10,30), il 210imo anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri. L’occasione, per l’Istituzione, di rinnovare i valori fondanti che ne hanno contraddistinto l’operato nel corso della sua lunga storia. Ed ulteriore occasione per evidenziare l’impegno che quotidianamente i carabinieri della provincia di Terni, dedicano al servizio della popolazione.
Il comandante provinciale, colonnello Antonio De Rosa, ha voluto prima tracciare il bilancio delle attività condotte nell’ultimo anno, sempre nel segno «della vicinanza alla popolazione, della massima collaborazione con i cittadini e le istituzioni e anche di una formazione costante dei nostri militari»
Diversi i fronti “caldi” che hanno visto impegnati i carabinieri e che attraverso i reparti ed i 30 comandi stazione dislocati sul territorio si occupano di oltre il 70% dei reati commessi e denunciati nella provincia. A documentare la mole di lavoro ci sono i dati: oltre 12mila segnalazioni al numero di emergenza 112, circa 8mila interventi effettuati, 16.366 servizi di controllo con l’impiego di 39.274 militari per un totale di 67.623 controlli, 166 arresti e 1.141 persone denunciate. Ma gli aspetti repressivi «sono solo l’ultimo stadio di un problema che è sociale» – ha detto il colonnello riferendosi alle persone con dipendenze. «Il tossicodipendente è una persona malata e la risposta, oltre che sanitaria, è soprattutto sociale. Servono politiche adeguate e percorsi di recupero, il nostro è solo l’ultimo passaggio di una catena che deve funzionare nel suo insieme». In materia di stupefacenti sono stati 36 gli arresti eseguiti dall’Arma in provincia di Terni nell’ultimo anno, oltre a 87 denunce, 189 persone – «di ogni età e ceto sociale» – segnalate come assuntrici e poi i sequestri: circa 5 chilogrammi di cocaina, 5,6 di hashish, oltre un chilo di marijuana e altre sostanze come la ‘cocaina rossa’, trovata per la prima volta in Umbria.
Di rilievo anche l’impegno espresso nei numerosi servizi volti alla tutela dell’ordine pubblico: dalle attività presso gli impianti per le competizioni sportive, al controllo delle vie cittadine durante il fine settimana, ai servizi in occasione delle varie manifestazioni che interessano questo dinamico territorio che, in totale, nel corso degli ultimi dodici mesi, hanno visto l’impegno di n. 2.252 militari in n. 1.261 impieghi per esigenze di ordine pubblico.
Entrando più nel dettaglio, per i reati predatori, che sono i più percepiti nelle comunità, nell’ultimo anno l’Arma ternana ha tratto in arresto 9 persone per furto, denunciandone 109. In tale ambito, in cui vanno ricompresi anche delitti particolarmente odiosi – come le truffe agli anziani o, in generale, a vittime vulnerabili – si evidenzia come un ruolo fondamentale venga svolto dall’attività preventiva e formativa dell’Arma attraverso i molteplici incontri nelle sedi più diverse, quali parrocchie e centri anziani.
«Nelle numerose occasioni di incontro, oltre alle varie campagne preventive tramite la stampa, sono stati sensibilizzati alle forme più semplici di autotutela, fornendo informazioni su furti e truffe, oltre 1.500 anziani. Nella stessa ottica ma con uno spettro più ampio è, altresì, proseguito l’impegno dei Comandanti delle dipendenti Compagnie di Terni, Orvieto ed Amelia in 38 scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito del progetto che viene portato avanti da anni dall’Arma dei Carabinieri e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per la formazione della “cultura della legalità”, cui hanno partecipato, complessivamente, oltre n. 2.250 studenti mentre altri 300 hanno potuto far visita a Reparti dell’Arma di questa Provincia, percependo nel “Carabiniere” quella figura amica cui potersi rivolgere non solo nel momento dell’emergenza ma, anche, semplicemente per un’indicazione o un consiglio».

Oltre all’attività formativa e preventiva, elevato è stato anche l’impegno dei carabinieri nella lotta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con 36 persone tratte in arresto e 87 deferite in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica mentre sono state segnalate alla Prefettura per i provvedimenti amministrativi del caso 189 assuntori. In totale sono stati sottoposti a sequestro quasi 12 kg di sostanze stupefacenti di varia tipologia (circa 5.000 grammi di cocaina, 5.600 grammi di hashish, 1.160 grammi di marijuana, più altre sostanze, tra cui la cd “cocaina rosa”, sequestrata per la prima volta in Umbria).
Nel contrasto alla violenza di genere, nell’ultimo anno si è registrato un aumento complessivo dei reati perseguiti nel delicato e attualissimo ambito definito dal cosiddetto “codice rosso”: nella tutela delle vittime vulnerabili e nel contrasto alla violenza di genere, i militari delle Stazioni ternane si sono distinti per sensibilità e disponibilità, curando, sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica ed in stretta collaborazione con i centri antiviolenza, numerosissimi casi di donne vittime di diversificate forme di violenza verbale, psicologica o fisica, che ricorrono sempre più frequentemente e con maggiore fiducia ai militari dell’Arma per denunciare o per avere dei consigli sulle proprie vicende personali. Grazie infine alla collaborazione con club service quali il Soroptimist, che ne ha curato l’allestimento, è presente presso la sede del Comando provinciale una stanza riservata per accogliere e ascoltare le persone vulnerabili e sono in corso incontri per ulteriori progettualità.
Pur in assenza di evidenze di infiltrazioni della criminalità organizzata nella Provincia, rimane alto il livello di attenzione dell’Arma territoriale ternana, che opera una costante azione di monitoraggio, anche sui cosiddetti reati spia, per prevenire i tentativi di penetrazione del tessuto socio-economico. Tra essi, ad esempio, l’usura, in relazione alla quale è stato sottoscritto, il 5 settembre 2023, un protocollo d’intesa tra il Comando legione carabinieri “Umbria” e la “Fondazione mmbra contro l’usura Onlus”, con la finalità per l’Arma di concorrere alla formazione di una rete di protezione sociale, indirizzando alla Fondazione, anche con attività divulgative svolte dai capillari presidi territoriali, i cittadini che siano in difficoltà economiche e a possibile rischio usura.


