TERNI – All’indomani dello scrutinio delle Europee Stefano Bandecchi ha parlato di grande risultato. Ma sarà un caso che dopo lo 0,39 per cento nazionale e l’ 8 per cento locale dentro Ap sia iniziato il terremoto? Il coordinatore provinciale, Raffaello Federighi è saltato come un tappo di spumante, anche se da festeggiare c’e ben poco.
Giovedì mattina nel consiglio comunale aperto sulla Taric si sono palesati problemi di numero legale. Per avviare i lavori la presidente, Sara Francescangeli, ha dovuto attendere l’arrivo trafelato di un consigliere di Alternativa popolare. Secondo i rumors di palazzo Spada un’altra consigliera di Ap avrebbe fatto sapere di essere indisponibile per problemi personali e non risponderebbe più al telefono ai suoi amici di partito. Senza contare che in aula e nella diretta streaming è apparso chiaro a tutti che il volto di almeno un paio di consiglieri di maggioranza fosse particolarmente cupo. Non è un mistero infatti che Fedrighi avrebbe mal digerito il suo siluramento politico e che ancora prima non avesse metabolizzato la deroga concessa alla farmacia di via dei Gonzaga. Grande preoccupazione, insomma, all’interno della maggioranza. E non è bastata la decisione del sindaco Bandecchi di rinviare gli aumenti della Taric. Nei prossimi giorni sono attesi chiarimenti. Anche se non sarà semplice convocare la maggioranza: più di un telefonino potrebbe squillare a vuoto.


