Fra.Cec.
PERUGIA – Tuffo nel passato nel basso Medioevo a Bevagna che, dopo il banchetto medievale degli scorsi giorni, si prepara a immergersi nella 35esima edizione del Mercato delle Gaite che invaderà la città dal 19 al 30 giugno, con la novità dell’anteprima in scena domenica 16 giugno, in orario pomeridiano, con “Il risveglio di Mevania”, giuramento del Podestà sugli Statuti e ingresso delle arti nella platea magna.
La presentazione del programma a palazzo Donini di Perugia martedì 14 giugno alla presenza di Giuseppe Proietti (presidente associazione Mercato delle Gaite), Donatella Tesei (presidente Regione Umbria) e Annarita Falsacappa (sindaco di Bevagna), accompagnati per l’occasione da alcuni figuranti. In sala anche Camilla Bargellini, giovane artista toscana che ha realizzato il Palio di quest’anno “Omobono, S’Omobono, Sant’Omobono”, ispirato alla figura carismatica risalente al 12esimo secolo dell’Omobono, ricco mercante sarto sempre dalla parte dei poveri.


A parlare a Umbria7 del valore di questa rievocazione storica tra le più affermate non solo in Italia ma in tutta Europa è il presidente Proietti.
«Una manifestazione di rilievo – come ha sottolineato la presidente Tesei – fiore all’occhiello della nostra regione, alla quale continuiamo a dare il nostro sostegno. Tra le peculiarità che più apprezzo del Mercato delle Gaite, è che riesce a creare un’attrazione turistica durante tutto l’arco dell’anno, e non solo durante i giorni dell’evento. Un vero e proprio volano culturale, ma anche economico per l’Umbria».
Le parole del sindaco Falsacappa.
IL VIAGGIO NEL TEMPO
Il Mercato delle Gaite è molto più di una semplice rievocazione storica: rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo, riportando in vita la Bevagna tra il 1250 ed il 1350, con le sue botteghe artigiane, i mercati, le taverne e le strade animate da cavalieri, madonne e popolani. Una festa per tutti ed una appassionante competizione tra i popoli delle quattro magnifiche Gaite, che si sfidano in quattro diverse gare: quella del Mestiere, Gastronomica, del Mercato e del Tiro con l’Arco storico. Le prime tre si svolgono a porte chiuse, alla presenza delle sole giurie, in giorni diversi. Ogni gara si svolge in contesti allestiti filologicamente, con quadri e scene di grande suggestione, così fedelmente riproposti da lasciare sbalordito chi li guarda immortalati negli scatti dei fotografi.
Il programma è ricco di spettacoli: concerti, giullarate, accampamenti, duelli e sfide di uomini d’arme, oltre alle ricostruzioni delle arti nelle botteghe medievali, dove secondo le antiche tecniche di lavorazione vengono riprodotti otto mestieri medievali, fedeli alla realtà economica e produttiva della Bevagna del ’300. I visitatori potranno scoprire la lavorazione della carta bambagina e della canapa, l’arte della seta, i maestri del legname, del bronzo e del vetro, i dipintori e i domenicani nello scriptorium. Ma anche degustare le prelibate pietanze delle Gaite San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro, che offriranno l’opportunità di assaporare i sapori della cucina medievale, in un’atmosfera unica.
APPUNTAMENTI CLOU
Non solo taverne, mestieri e “Andar per Gaite…”, itinerari guidati alla scoperta della Bevagna, ma anche appuntamenti clou che andranno ad accompagnare la 35esima edizione. Tra gli altri, venerdì 21giugno laboratorio di introduzione al canto medievale a cura di Cantoria Mevaniae (17.30 Logge del palazzo Consoli), la Notte della musica medievale, evento in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, con esibizioni itineranti lungo le vie a partire dalle 21, a cura de le Tre Cipolle con “Giullarate e canti di antiche corti” e de I Trobadores con “Musica vagans”. Dalle 22 in piazza Garibaldi, nella Gaita San Giovanni, Giullare Liuprando presenterà “De loco in loco errando”, spettacolo di giocoleria e trampoli.
Sabato 22 giugno l’intrattenimento inizierà a metà mattinata, dalle 10.30, con i Giullari del Diavolo e Le Tre Cipolle e “Giullarate e canti di antiche corti”, itineranti per il borgo, taverne, mestieri e itinerari guidati. Si andrà avanti fino a sera, per chiudere con la Notte romantica medievale, evento in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, quando dalle 22 in piazza Filippo Silvestri Shezan presenterà “il Genio Impossibile”, e Fire Aida “Libra”, lo spettacolo di giocoleria infuocata; mentre il Giullare Liuprando, in piazza Garibaldi (Gaita San Giovanni), intratterrà il pubblico con “De loco in loco errando”, giocoleria e trampoli.
Domenica 23 giugno alle 10.15 nella chiesa di San Michele Arcangelo ci sarà la messa solenne con canto Gregoriano a cura di Cantoria Mevaniae. Dalle 10.30, Messer lo Stramagante presenterà “Li prodigi dello bagatto”, dalle 14.30, prenderà il via la finale della disfida di tiro con l’arco storico in piazza Filippo Silvestri. Alle 22l concerto “Cantica Nova”, musica, il “nuovo Antico” e il Mercato delle Gaite, a cura dell’Ensemble MusiCanti Potestatis.
Ma la festa proseguirà durante tutta la settimana successiva. Venerdì 28 giugno tornerà il laboratorio di introduzione al canto medievale a cura di Cantoria Mevaniae (17.30 Logge del palazzo Consoli). L’atmosfera magica di un borgo durante l’età di mezzo andrà avanti fino al weekend successivo, quello del 29 e 30 giugno, momento clou della manifestazione, ricco di iniziative. A partire dall’apertura dei mercati medievali nelle quattro Gaite (quest’ultimi dalle 16) e di Mercanti in piazza Filippo Silvestri.
Sabato 29 giugno dalle 10.30 Santo Macinello presenterà “Le Storie Leste”, mentre dalle 16.30 Errabundi Musici presenteranno “Tempus est iocundum”; l’associazione Gualdana dell’Orso si cimenterà in “Corpo di Guardia e Presidio Militare”, l’esibizione di scherma e la didattica sugli “Uomini d’Arme del XIII sec.”, che si terrà in piazza San Francesco e dintorni – Mercato Gaita San Giovanni – dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (iniziativa che sarà riproposta, negli stessi orari, anche il 30). Alle 22 toccherà alle Giullarate all’improvviso a cura di Gianluca Foresi, “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”, in piazza Filippo Silvestri. Sempre dalle 22, l’associazione Gualdana dell’orso presenterà “La Guerra dei pedites”, la rassegna degli Uomini d’Arme e combattimento in mischia, in piazza Garibaldi – Gaita San Giovanni, punto ristoro – dove, dalle 22.30, Dodo lo giullare si esibirà con “De loco in loco errando”, lo spettacolo di giocoleria e fuochi.
Domenica 30 giugno Mercanti in piazza Silvestri, dalle 10, mentre in piazza Gramsci, viale Roma e parcheggio Clitunno, la Compagnia dell’Ariete presenterà “De Pugna et Pace”, uno spaccato di vita di una Compagnia di Ventura; dalle 10.30, i Giullari del Diavolo e la compagnia Santo Macinello con “Le Storie Leste”.
LE GARE
Nella Gaite, con orari diversi, resteranno aperti i mercati (San Giorgio e Santa Maria dalle 10 alle 13, San Pietro e San Giovanni dalle 15.30 alle 18.30). E poi via, verso il gran finale, dalle 22, in piazza Silvestri, con “Arcatores Guaitarum”, la gara di tiro con l’arco storico tra gli arcieri delle quattro Gaite, l’ultima delle quattro gare. A seguire, gran cerimonia di chiusura e proclamazione della Gaita vincitrice, con l’assegnazione del Palio 2024.
Inoltre, dal 19 al 30 giugno, sarà possibile visitare la mostra “Le immagini di un sogno. Il Mercato delle Gaite nelle foto di Alessandro Bertani, Danilo de Laurentiis, Alessandro Firmalli e Stefano Preda”, allestita alle Logge del Palazzo dei Consoli dove verranno anche proiettate, ogni giorno, le gare delle quattro Gaite. Dal 20, fino alla fine della manifestazione, taverne e locande resteranno aperte dalle 19.30; nei giorni 22 e 23, 29 e 30 anche a pranzo.
Una ‘’festa di popolo” appassionante e corale, dal profondo rigore filologico, portata avanti dai volontari di Bevagna che, grazie anche alla partecipazione attiva di tutta la città, riesce ad offrire al turista evento, in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, un colpo d’occhio e un’emozione unici nel loro genere.
Il programma dettagliato sul sito Mercato delle Gaite.


