R.P.
SAN GIUSTINO (Perugia) – La questione della E78 arriva fino in Europa. Durante la sessione del Comitato di Conformità della Convenzione di Aarhus, che si è svolta a Ginevra la scorsa settimana, è stato esaminato l’ipotesi di violazione da parte dello Stato degli accordi nella pianificazione del progetto relativo all’apertura della galleria della Guinza e alla E78.
Dopo aver ascoltato sia le argomentazioni di Voci dalla Valle che quelle dello Stato italiano, presentate dal ministero dell’Ambiente, il Comitato di conformità ha deciso che, per il momento, ritiene valido il ricorso di Voci dalla Valle, ovvero che il progetto potrebbe aver infranto la Convenzione di Aarhus per quel che riguarda la partecipazione del cittadini e l’accesso alle informazioni. Come è bene ricordare tale convenzione è un trattato internazionale firmato da 47 Paesi, tra cui l’Italia, che «garantisce il diritto del pubblico di accedere alle informazioni, partecipare al processo decisionale e accedere alla giustizia in materia ambientale». Esultano dal comitato Voci dalla Valle: «Ora è lo Stato italiano che deve fornire una giustificazione dettagliata al Comitato, dimostrando come questo progetto rispetti la Convenzione. Nel frattempo, le nuove fasi del progetto stanno avanzando, ancora una volta senza un’adeguata partecipazione della popolazione interessata. Speriamo che l’Anas reagisca a questo segnale da Ginevra e riconsideri il progetto, rispettando il diritto di partecipazione pubblica e proteggendo l’ambiente della nostra comunità».


