DI MARCO BRUNACCI
PERUGIA – Per la rubrica “Scusate l’anticipo” ecco la nuova giunta comunale di Perugia, un capolavoro da mandare in soffitta il manuale Cencelli e dimostrazione di quale macchina impressionante sia stata messa in moto dalla sinistra a Perugia. Solo un paio di possibili aggiustamenti. Agitazione e mugugni della sinistra ex rifondatrice e portatrice in piazza di bandiere rosse.
Qualche problema risolvibile con l’ala movimentista zona Omphalos. Praticamente nessuna delega di peso per la sindaca Ferdinandi, che si dedicherà a fare immagine e politica e a diventare un personaggio nazionale. Terrà per ora lo stretto contatto con la Schlein (al posto dell’asse istituzionale del Pd, Bori-Bistocchi).
Allora, ecco la Giunta che potrà saltare solo per proteste, che al momento sono assolutamente flebili:
Vittoria Ferdinandi, sindaca, in conto delle zone della sinistra Avs
Vicesindaco:
Francesco Zuccherini (Pd) con deleghe a polizia locale, sicurezza, commercio, centro storico
Oppure Giacomo Leonelli (Azione) con delega pesantissima a Urbanistica e lavori pubblici.
(Chi dei due non fa il vicesindaco resta assessore con le sue importanti deleghe)
Alessandra Sartore (tecnico area Pd decisa da mesi a Roma)
Bilancio e Partecipate.
Costanza Spera (Pd)
Scuola, Università, politiche giovanili, vita notturna.
Elena Ranfa (Pd)
Partecipazione e Sociale – Alternativa improbabile un esponente della lista della Sanità pubblica.
David Grohman (Anima Perugia)
Ambiente e Turismo
Fabrizio Croce (Orchestra per la Vittoria)
Cultura e spettacoli
Francesca Tizi (M5s)
Personale e organizzazione
Lorenzo Falistocco (Avs)
Sviluppo economico e sport
Altre news:
Il vero partito guida è quello dell’Università (Spera, Grohman, Tizi con deleghe pesanti e nel motore della giunta c’è il rombo della sinistrissima Udu). Zurlo di Omphalos, rimasto fuori, apre problema con ala movimentista. Pd prende 4 assessori. Complessivamente giunta molto moderata, per non spaventare l’elettorato in vista delle regionali e soprattutto per lasciare spazio ai “colpi” della sindaco, in particolare nel campo dell’identità di genere. In aggiunta: non si trova il capo di gabinetto, ruolo chiave nell’amministrazione. Giravano i nomi di Conti, Agostini, De Paolis, ma al momento solo nomi nel vento. Baffoni sarà portavoce.


