TERNI – Cerqueto, perché la base di stoccaggio della cocaina si trovava in strada di Cerqueto. E perché sempre lì, nell’abitazione del “boss”, un 42enne di origini albanesi, avveniva il confezionamento e poi il passaggio ai vari collaboratori per la distribuzione sul territorio ternano, spoletino e reatino. Un giro da 150mila euro al mese scoperto dai carabinieri di Terni. La maxi operazione ha portato all’arresto di dieci persone su ordinanza emessa dal gip Barbara Di Giovannantonio a seguito delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni con il coordinamento della procura della Repubblica nella persona del pm Marco Stramaglia. E due indagati. L’Arma di Terni sottolinea in una nota che negli ultimi anni «sono state avviate numerose indagini sul territorio provinciale per il contrasto ai reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra il 2022 e il 2023, a partire dall’identificazione e successivo arresto di alcuni piccoli spacciatori, il Nucleo investigativo del comando provinciale di Terni ha svolto un’articolata attività di indagine che ha permesso di risalire ad un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi, rumeni ed italiani dedito all’approvvigionamento e al successivo smercio di stupefacenti. L’eterogeneo gruppo criminale si è rivelato essere composto da quelli che, nell’ambito cittadino, sono risultati essere tra i principali ‘grossisti’ in grado di importare e successivamente smerciare ingenti quantitativi di cocaina sulla piazza di spaccio locale».
Le intercettazioni, anche tramite trojan, sono state effettuate sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Terni e hanno consentito di ricostruire i vari passaggi della droga: dalla detenzione alla vendita. Sono stati inoltre monitorati numerosi trasporti di sostanza stupefacente, con ingenti quantitativi di cocaina che gli indagati riuscivano a far arrivare nel circondario anche da fuori regione.


