PERUGIA – Eleonora Pace è la nuova presidente dell’assemblea di palazzo Cesaroni. L’elezione è avuto luogo nella mattinata di giovedì 18 luglio al quarto scrutinio, per il quale è stata sufficiente la maggioranza assoluta. La neo presidente ha ottenuto 13 voti, 1 voto per Tommaso Bori e 5 sono state le schede bianche. Pace succede così a Marco Squarta, fresco di elezione al Parlamento europeo. Il seggio in Consiglio regionale lasciato libero da Squarta, invece, in seguito alla scelta di Michela Sciurpa di rimanere alla guida di Sviluppumbria, è andato alla ternana Elena Proietti.
Dopo l’elezione, il presidente Pace ha preso la parola per sottolineare che «si tratta di un grande onore. La legislatura terminerà tra pochi mesi ma ho l’ambizione di non farli passare inutilmente. Le assemblee e i consigli vivono un momento di difficoltà con una forte riduzione delle proprie prerogative. Non basteranno questi pochi mesi per invertire questo trend negativo. Potremo però rilanciare il protagonismo di questa aula, anche per agevolare chi verrà dopo di noi, per perseguire un’azione indirizzata al progresso e alla giustizia sociale. In questi 40 anni sono venuti meno i tratti identitari di questa istituzione. Tutta l’Italia mediana si trova schiacciata tra le pretese di autonomia del nord e le tendenze all’assistenzialismo del Mezzogiorno. Scontiamo l’inverno demografico, la scarsità di risorse e l’indebolimento del capitale umano. C’è molto da fare e noi dobbiamo interpretare degnamente la voglia di rivalsa degli umbri. Siamo in una fase di transizione e dobbiamo capire verso dove». L’Assemblea legislativa , ha garantito la neo presidente, sarà «il luogo della partecipazione e del confronto affinché si possa poi giungere ad una sintesi grazie alla dialettica consiliare. Dalla sanità all’agricoltura, dall’assetto del territorio alle infrastrutture, dobbiamo fare in modo di rendere l’Umbria un soggetto identitario forte e consapevole, uscendo dalla logica dei campanili per giungere ad una visione di sistema. L’azione politica e legislativa deve essere improntata alla concretezza. Le radici cristiano caratterizzano la nostra storia, così come le figure di San Francesco e San Benedetto». Ha aggiunto Pace: «Dobbiamo collaborare con la Giunta per portare avanti le riforme ma anche essere punto di riferimento dei territori. Sono orgogliosa della mia storia politica, fatta di difficoltà e di soddisfazioni. Sono stati anni difficili, in condizioni ai limiti dell’emarginazione. Tutto ciò mi ha messo nelle condizioni di guardare alle sfide del quotidiano senza paura. Senza far venir meno la mia identità, cercherò di volare alto e di rappresentare l’essenza dell’Umbria e delle sue istituzioni».


