di Marco Brunacci
PERUGIA – A novembre la corsa per la Casa Bianca, a dicembre quella per la Casa Rossa (49 anni al centrosinistra, 5 anni al centrodestra). Che succede? Ecco qua. Minuto per minuto.
1. Intanto la data. Dopo un po’ di andirivieni stavolta sembra davvero fissata. Si vota il 15 dicembre. Termine quasi ultimo per andare alle urne.
2. Qui centrosinistra. Dopo qualche tensione, dopo le paure di Proietti, le rassicurazioni arrivate da Roma, la sindaca di Assisi è in procinto di accettare la proposta che è arrivata dalla coalizione del campo extralarge (non ancora super- extralarge perché manca Azione, ma è ragionevole che arrivi nonostante le delusioni di Perugia). La proposta di Avs a Roma di candidare Piccolotti è diventata solo un monito. Rispetto a Ferdinandi, Proietti non è e non diventerà icona della nuova sinistra ma ha tutte le caratteristiche (e i favori del pronostico) per riportare a sinistra l’Umbria, dopo breve libera uscita. E questo è considerato sufficiente.
3. Qui centrodestra. Dopo l’ultimo incontro romano non ci sono più le condizioni – raccontano gli osservatori migliori – per tornare indietro. Come nel centrosinistra le fibrillazioni ci sono state, ma si compongono nel quadro più ovvio. Correrà Donatella Tesei, voluta fortemente da Salvini e alla quale Giorgia Meloni ha dato la finale benedizione, nonostante alcune obiezioni di Tajani. È stata elaborata anche una strategia di base che prevede prossime missioni umbre di Salvini o anche due liste collegate sul nome della presidente o ancora un’agenzia nazionale di consulenza elettorale all’altezza della sfida con il fuoriclasse del Pd, Nicodemo.
4. Con questo quadro, ormai da considerare definitivo e sostanzialmente al riparo da nuove tensioni, si ascolterà prossimamente (a settembre?) la posizione di Bandecchi che, al momento, è il terzo candidato alla Casa Rossa.
