Inside sulla data del voto per la Regione/ La Schlein sostituisce i bonacciniani in tempi record in Emilia. L’Umbria finirà per accodarsi al 17-18 novembre?

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | La mossa a sorpresa emiliana e le conseguenze umbre sulla decisione che deve prendere la Tesei. Intanto la Pace deve decidersi a lasciare il posto da capogruppo Fdi: per Nicchi o Proietti?

di Marco Brunacci

PERUGIA – Verso le regionali, aggiornamenti.

1.Inside sul tormentone della data del voto in Umbria, dopo la decisione dell’Emilia Romagna di votare il 17 e 18 novembre prossimo. In Emilia c’è stata una improvvisa accelerazione che dà il senso di quanto sia “in fiducia” la nuova sinistra made in Schlein, in virtù del successo di Perugia (di fatto l’unico vero successo, ancorché di misura, dell’ultima tornata amministrativa).

2.Nessuno pensa ragionevole che l’Emilia Romagna sia contendibile. La sinistra del campo largo ha un vantaggio consolidato sul centrodestra. Questo portava a una decisione ovvia: la sostituzione di Bonaccini e dei suoi (ala minoritaria del Pd) poteva essere fatta con comodo. Addirittura fino a marzo. L’improvvisa accelerazione è dovuta alla grande ansia della segreteria Schlein di cambiare classe dirigente Pd (e alleati) a Bologna e dintorni. Schleiniani al posto dei bonacciniani. Così esce il voto nella data burocraticamente più vicina possibile (appunto il 17-18 novembre).

3.Questa decisione inciderà sull’Umbria. Per chiarire: solo Donatella Tesei può decidere sul quando si vota in Umbria. Il Ministero degli Interni non ha alcun motivo per intervenire con accorpamenti. Non ci sono risparmi da fare. Il tema però è questo: l’improvvisa accelerazione dell’Emilia non costringerà forse Tesei a spostare al 17-18 novembre la darà che sembrava ormai fissata per metà dicembre? Non è detta, ma certo il cambiamento è molto consigliato dallo strateghi di centrodestra: votare dopo lo scontato successo del fronte sinistro in Emilia, sarebbe un vantaggio per la strategia dello stesso schieramento in Umbria. Il ritorno alla Casa Rossa si muoverebbe sulle ali dell’entusiasmo emiliano. La nuova sinistra della Schlein (dopo aver cancellato anche Bonaccini) avrebbe la strada spianata per portare i suoi panzer inarrestabili a conquistare Palazzo Donini. Così verrebbe venduta mediaticamente la cosa. Ecco che Tesei sta ragionando con Salvini sul da farsi. Ma certo il 17-18 novembre al momento è da considerarsi la data più probabile per il voto in Umbria.

4.La marcetta del “vincere-vincere-vinceremo”, Corrado Guzzanti style, già risuona nella sinistra più campo largo in Umbria, figurarsi se si votasse dopo il successo dell’Emilia. Certo la decisione è solo di Tesei ma il “suggerimento” suona forte. Si vedrà a brevissimo.

5.In vista delle regionali c’è da sciogliere un ultimo piccolo nodo. Dopo la nomina di Pace, Fdi, a presidente dell’Assemblea legislativa, chi diventerà tra Nicchi e Proietti capogruppo? Essendo escluso che Pace si tenga entrambe le poltrone, per motivi che sono di buona creanza amministrativa e politica, urge una decisione. O Nicchi o Proietti.

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