TERNI – «La mia parte l’ho fatta, il sindaco la sua no». Paolo Leonelli ha rassegnato le dimissioni giovedì 11 luglio. Un anno dopo essere stato nominato super consulente per la ricostruzione del Verdi. E cinque mesi dopo averle annunciate: a febbraio al museo Diocesano nel corso della conferenza – appello organizzata da un gruppo di cittadini, in cui Leonelli aveva esposto le sue preoccupazioni. «Allora nutrivo ancora qualche speranza. Tra il pubblico c’era anche l’assessore Maggi. Allora sindaco, vice sindaco e assessore parlavano di necessità di modificare il progetto. E’ per questa ragione che ero stato arruolato».
Si è sentito preso in giro. E non è certo un ragazzino: ottant’anni e una lunga carriera (tra le opere realizzate la piazza inferiore della Basilica di San Francesco di Assisi e il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio).
«Parliamoci chiaro: l’amministrazione comunale ha allungato il brodo fino a che ha potuto. I lavori sono andati a rilento e nel frattempo sono state fatte altre promesse. Il resto non c’è bisogno di raccontarlo perchè è sotto gli occhi di tutti». Non si è incatenato ma ha rassegnato le dimissioni.


