Loretta Trabalza, cento anni di modernità

I festeggiamenti nel casale della sindaca di Ferentillo: «I suoi insegnamenti indispensabili al raggiungimento di una società più libera e giusta». LE FOTO

FERENTILLO (Terni) – «Nostra madre è una donna moderna ancora oggi». Loretta Ambrogioni Trabalza,  cento anni compiti a Ferragosto, è stata tante cose: un’insegnante di stenografia, una  scrittrice, una pittrice,  una mamma affettuosa, una donna attenta ai diritti dell’infanzia ( ha collaborato  per lungo tempo con il Telefono Azzurro). Docente negli istituti superiori di Spoleto, Città di Castello e Gualdo Tadino, prendeva l’auto tutte le mattine percorrendo chilometri da Foligno, dove è nata il 15 agosto del 1924 e dove ha vissuto fino alla laurea dei figli Folco e Vanina.

E Loretta Anbrogioni Trabalza è tutt’oggi molte cose: una pittrice e uno straordinario punto di riferimento per la comunità di San Gemini, dove si è trasferita insieme alla famiglia della figlia Vanina Trabalza, per i nipoti. Il sindaco Luciano Clementella ha preparato una pergamena per l’eccezionale ricorrenza: «Gliela porterò personalmente».

I familiari hanno fatto di più: hanno organizzato una festa nell’altro borgo medievale che lega Loretta Trabalza al territorio: Ferentillo. Dove vivono  il figlio Folco e la nuora Elisabetta Cascelli, farmacista e sindaca del Comune della Valnerina. La festa per i cento anni di Loretta, è stata organizzata con grande cura dalla Cascelli: «Ho voluto esagerare. Ho voluto riunire i tanti amici che le sono affezionati». E lei, la festeggiata, non ha mostrato segni di stanchezza per tutta la serata di Ferragosto. Ha retto fino alla fine, soffiando su cento candeline senza l’aiuto di nessuno. I nipoti – Danae Trabalza, Iacopo Fioroni, Chiara Fioroni – orgogliosi di  una nonna così, confermano:  «E’ una donna moderna dall’animo infinitamente buono».

Lavoro in nero nelle campagne dell’Umbria: sei le perone denunciate

Proietti/ Santa Stefania dei dubbi subito canonizzata e festeggiata il 16 agosto, il giorno in cui ha detto sì a candidarsi