Au. Prov.
TERNI – «Quei 45 minuti di manovre di rianimazione hanno salvato la vita al turista di Frosinone in vacanza al lago di Piediluco, non c’è dubbio». Claudio Fiorelli, il medico anestesista che si è complimentato con Debora Togni, la bagnina della Spiaggia Miralago che ha soccorso un uomo di settant’anni colpito da arresto cardiaco, parla dell’importanza di saper intervenire in caso di un malore importante. «Il fatto accaduto a Piediluco lo scorso mercoledì 28 agosto, riaccende un tema sempre presente, di cui a volte ci si dimentica».
«I dati statistici sono abbastanza lapidari: in caso di arresto cardiaco una mancanza di pronto intervento riduce tra il 7 e il 10 per cento le possibilità di recupero delle funzioni vitali del paziente. E per pronto intervento non si intende quello del personale del 118, perché il 118, ovvero l’ambulanza, non arriverà mai per prima». Molti malori, dice Fiorelli, sono tempo dipendenti, nel senso che il tempo di intervento è fondamentale e fa la differenza tra la vita e la morte. «Se il turista di Frosinone non fosse stato soccorso in tempo sarebbe morto» – ribadisce. E mentre lo ribadisce segnala l’importanza di conoscere quelle semplicissime pratiche che possono cambiare le cose. Un corso di 4 ore è sufficiente e le manovre da imparare sono semplicissime. Un corso che Fiorelli consiglia ad almeno un componente di un nucleo familiare di quattro persone. «Anche di due, così se uno si sente male l’altro lo soccorre». Non a caso Fiorelli, consigliere comunale del Movimento cinque stelle, nel corso della campagna elettorale di un anno fa, organizzò una giornata di sensibilizzazione alla tematica delle manovre di rianimazione di base. Nella foto il consigliere regionale Thomas De Luca esegue le manovre dettate da Fiorelli.


