TERNI – Ad Arrone stanno preparando il ricorso al Tar. A Ferentillo stanno raccogliendo le firme per uscire dalla Provincia di Terni e approdare a quella di Perugia. In tutta la Valnerina ora fa il suo debutto il Comitato no al tutor. Lanciato sui social ma già con decine di adesioni reali.
Il tutor voluto dalle amministrazioni comunali di Terni – quelle di Latini e Bandecchi – sta riaccendendo le energie e la voglia di battaglia di territori come Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino noti finora per la loro tranquillità.
“Siamo stanchi di subire vessazioni da Terni”, ha detto nei giorni scorsi il sindaco di Ferentillo Elisabetta Cascelli. Ora il Comitato per il no: “Il tutor è solo un modo per fare cassa per il comune di Terni. Non risolve il tema della sicurezza stradale. Questa si può ottenere solo facendo i controlli sullo stato psicofisico di chi guida. Perché gli incidenti più gravi si sono avuti con ubriachi o drogati al volante”.
C’è poi il tema della situazione della Valnerina, in quanto strada: “È piena di buche, di immissioni pericolose, è priva di marciapiedi”. Il comitato è dunque sul piede di guerra. Per una Valnerina sempre più in rivolta


